AGI – Portare l’intelligenza artificiale al centro della didattica universitaria. È la scommessa di OPIT (Open Institute of Technology), istituzione accademica online fondata da Francesco Profumo e Riccardo Ocleppo, che ha annunciato il lancio di OPIT AI Copilot, un agente virtuale sviluppato internamente per affiancare studenti e docenti in tempo reale. Il sistema, costruito sul cloud Microsoft Azure OpenAI, è stato presentato nel corso dell’evento “Gli agenti AI e il futuro della formazione universitaria”, con la partecipazione di rappresentanti del Royal College of Art, IE University, Microsoft e Datapizza, oltre al team OPIT.
L’obiettivo dichiarato è semplice ma ambizioso: trasformare l’intelligenza artificiale da strumento generico a infrastruttura formativa integrata. Il cuore dell’operazione è l’addestramento dell’AI su un corpus esclusivo di contenuti OPIT: 131 corsi, migliaia di ore video, sessioni live, esercitazioni, valutazioni e materiali originali prodotti negli ultimi tre anni. L’agente è in grado di adattare le risposte al livello dello studente, citare fonti, restituire indicazioni coerenti con i moduli seguiti e persino “spegnersi” parzialmente durante gli esami, attivando una modalità anti-cheating.
“Siamo dentro una trasformazione profonda, dove l’IA non è più solo uno strumento: è un ambiente, un contesto che modifica radicalmente il modo in cui apprendiamo, insegniamo, creiamo. Ma attenzione: non è una scorciatoia. È una sfida culturale, etica e pedagogica, e per vincerla ci vuole il coraggio di cambiare prospettiva, di ripensare i modelli tradizionali e di costruire ponti solidi tra intelligenza umana e artificiale”, ha dichiarato il rettore Francesco Profumo.
“In un mondo dove l’intelligenza non è più esclusivamente nostra, bisogna chiedersi – e noi l’abbiamo fatto – che tipo di studenti, e più in generale, di umanità vogliamo formare. Con OPIT AI Copilot diamo una risposta concreta: un agente AI pensato per accompagnare ogni studente in un percorso davvero personalizzato, intelligente, responsabile. Perché se è vero che l’intelligenza artificiale può potenziare il pensiero umano, non potrà mai sostituirlo. Può facilitare l’apprendimento, ma non deve uniformarlo. La vera rivoluzione non sarà mai nell’algoritmo: sarà nella relazione educativa, nella capacità di far dialogare tecnologia e uomo”.
“Vogliamo mettere la tecnologia al servizio dell’higher education”, ha spiegato Riccardo Ocleppo, fondatore e direttore di OPIT. “Siamo pronti a sviluppare soluzioni pensate non solo per i nostri studenti, ma anche per essere condivise con altre istituzioni globali, interessate a innovare l’esperienza formativa, per affrontare un futuro, nel campo dell’education, sempre più vicino. Il Copilot di OPIT ha davanti grandi possibilità di crescita: la app mobile è già in roadmap per il rilascio autunnale, insieme a funzionalità di download di esercizi, riassunti e mappe concettuali”.
“Sono inoltre in fase di test l’integrazione con i processi di ammissione e il riconoscimento dei crediti formativi, rafforzando l’idea di un’AI ‘end-to-end’ a supporto dell’intero ciclo di vita accademico. Il tutto avviene nel rispetto delle normative europee, mantenendo attiva la supervisione umana prevista dall’AI Act, a garanzia della trasparenza, dell’affidabilità e dell’equità dei sistemi impiegati”, ha aggiunto.
Secondo Grand View Research, il mercato globale degli agenti AI varrà 5,4 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso annuo di crescita del 46%. Gartner prevede che entro il 2028 un terzo del software includerà agenti autonomi, capaci di automatizzare il 15% delle decisioni operative.
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