AGI – Uno dei figli del famigerato narcotrafficante messicano Joaquin “El Chapo” Guzman, cofondatore del potente cartello di Sinaloa, si è dichiarato colpevole venerdì negli Stati Uniti di traffico di droga in cambio di una riduzione della pena.
Conosciuto come “El Raton” (“il topo”), Ovidio Guzman, 35 anni, è l’unico dei quattro figli del fondatore del cartello di Sinaloa, che sta scontando l’ergastolo negli Stati Uniti, ad aver raggiunto un accordo con la giustizia americana nell’ambito di un patteggiamento di colpevolezza.
Si tratta di un “passo importante per ritenere il cartello di Sinaloa e i suoi leader responsabili del loro ruolo nell’epidemia di fentanyl che ha colpito così tanti americani”, ha dichiarato soddisfatto il procuratore distrettuale di Manhattan Jay Clayton
Il primo luglio, il tribunale di New York ha ritirato le accuse di traffico di droga contro Ovidio Guzman come parte dell’accordo di colpevolezza, che gli risparmia un processo ma, secondo gli osservatori, gli garantisce una pena detentiva più clemente di quella del padre, condannato nel 2019 all’ergastolo.
Tuttavia, questo accordo doveva essere firmato da Ovidio Guzman e dai suoi avvocati davanti a un tribunale di Chicago per essere formalizzato, cosa che è avvenuta venerdì. Non è ancora stata fissata una data per la sentenza. Nell’ambito dell’accordo, Ovidio Guzman si è dichiarato colpevole di due capi d’accusa per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e di due capi d’accusa per partecipazione alle attività di un’impresa criminale, secondo quanto stabilito dalla giustizia statunitense.
Ha inoltre ammesso che lui e i suoi tre fratelli, noti come “Los Chapitos”, hanno assunto le funzioni del padre all’interno del cartello, che è stato inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche degli Stati Uniti. L’accordo di colpevolezza “è una vera vittoria per gli Stati Uniti e il Messico, ma anche per lo Stato di diritto. La famiglia Guzman ha versato tanto sangue, ha diffuso il terrore e ha contaminato entrambi i lati del confine con droghe e armi letali”, ha dichiarato Ray Rede, agente speciale dell’Homeland Security Investigations, in un comunicato.
