AGI – Ha aspettato che l’uomo che uccise il figlio uscisse dal carcere e ha esploso contro di lui un colpo di arma da fuoco uccidendolo. L’episodio è avvenuto nei giardini di piazza della Repubblica, nel centro cittadino del comune di Rocca di Papa, ai Castelli Romani. A perdere la vita Franco Lollobrigida, 35 anni, ucciso da Guglielmo Palozzi, 61enne papà di Giuliano, all’epoca dei fatti 34enne, che morì nel 2021 dopo essere stato aggredito per un debito di droga.
L’arresto
I carabinieri della stazione di Rocca di Papa, coordinati dalla procura di Velletri, hanno fermato il padre di Palozzi: è lui a essere accusato per questo delitto. Al vaglio le motivazioni ma, stando a quanto si apprende, l’ipotesi prevalente è quella della vendetta.
La vittima
Giuliano Palozzi, manovale residente a Rocca di Papa, dove era molto conosciuto, era morto dopo cinque mesi di coma al Policlinico Umberto I di Roma, l’11 giugno 2020. Da quando era stato pestato in strada, non si è mai più svegliato. Il pestaggio risaliva alla notte del precedente 27 gennaio, quando Giuliano Palozzi e il suo aguzzino si erano incontrati in via Frascati. Secondo quanto emerso in sede d’indagine, tra i due sarebbe nata una discussione animata, per un debito, al termine della quale Franco Lollobrigida, con precedenti penali, lo avrebbe aggredito brutalmente, prendendolo a calci e a pugni, fino a lasciarlo a terra svenuto, provocandogli un ematoma in testa, che ha richiesto un delicato intervento chirurgico.
L’aggressione
I carabinieri di Rocca di Papa avevano poi arrestato il responsabile dopo qualche ora per il reato di tentato omicidio e lo avevano portato in carcere. Il reato, dopo la morte di Palozzi, era diventato omicidio preterintenzionale e Lollobrigida, di recente, era stato condannato in appello a 10 anni di reclusione.