AGI – Pasquale D’Ascola è il nuovo primo presidente della Cassazione. A nominarlo è stato questo pomeriggio il plenum del Consiglio superiore della magistratura, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La nomina di D’Ascola, che fino ad oggi ha ricoperto l’incarico di presidente aggiunto della Suprema Corte, è avvenuta con un solo voto di scarto rispetto all’altro candidato, Stefano Mogini, attuale segretario generale della Cassazione.
Quattordici, infatti, sono stati i voti espressi in plenum a favore della nomina di D’Ascola, mentre 13 sono state le preferenze per Mogini. Cinque le astensioni: oltre al vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, si sono astenuti dal voto la prima presidente della Cassazione Margherita Cassano (che la prossima settimana lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età e alla quale succederà quindi D’Ascola), il procuratore generale della Suprema Corte Pietro Gaeta, e i due togati indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda, i quali già ieri avevano reso nota la loro scelta di astenersi spiegando che “non ha a che vedere con le qualità dei due candidati, che sono eccellenti, ma con il meccanismo di nomina previsto dal Testo Unico” sulla dirigenza giudiziaria.
Mattarella, decisioni trasparenti, no a visioni di parte
“Con questa ripresa dei lavori si apre l’ultima fase dell’attuale consiliatura. Anche con il rinnovo ormai prossimo della composizione delle Commissioni. Auspico come sempre che il Csm continui ad assicurare tempestivita’ e trasparenza alle proprie decisioni. Siamo tutti consapevoli che queste devono essere fondate su criteri ed elementi di valutazione al di sopra di pregiudiziali e di visioni di parte”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al termine della seduta straordinaria del plenum del Csm che ha eletto Pasquale D’Ascola nuovo primo presidente della Cassazione.