sabato, Luglio 27, 2024
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PATRICK ZAKI GRAZIATO DA AL-SISI, ORA È LIBERO

Il ricercatore egiziano per i diritti Patrick Zaki e l’avvocato Mohamed el-Baqer sono stati liberati giovedì, un giorno dopo essere stati graziati dal presidente Abdel Fattah al-Sisi

La vicenda ha rinnovato l’attenzione sulla situazione dei diritti umani in Egitto. Zaki ha scontato 22 mesi di custodia cautelare prima di essere condannato a tre anni di carcere martedì per aver diffuso notizie false su un articolo che aveva scritto sulla difficile situazione dei cristiani in Egitto, e poi graziato il giorno dopo.

Zaki ha dichiarato in un’intervista a Reuters che aveva in programma di recarsi sabato a Bologna in Italia, dove aveva studiato prima di essere arrestato durante un viaggio di ritorno a casa nel 2020. “Sono davvero entusiasta – super eccitato – di tornare a Bologna. Dopo questo momento di annuncio del verdetto finale è stato davvero difficile, pensavo che rivivrò l’incubo”.

Zaki ha detto di sperare che la grazia di Al-Sisi possa portare alla liberazione di altri detenuti e all’abrogazione dei divieti di viaggio imposti agli attivisti, tra cui diversi suoi attuali ed ex colleghi dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR), un gruppo di ricerca indipendente.

Dalla fine del 2021 l’Egitto ha adottato una serie di misure che, almeno nelle intenzioni, mirano ad affrontare la questione delle violazioni dei diritti umani nel Paese, comprese le amnistie per alcuni importanti prigionieri, ma i critici hanno liquidato le mosse come superficiali e affermano che gli arresti sono continuati. L’avvocato Baqer è stato arrestato nel 2019 mentre partecipava all’interrogatorio del suo cliente Alaa Abd el-Fattah, il più importante attivista egiziano per i diritti umani. È tornato a casa giovedì, il suo compleanno, secondo i post sui social media della sua famiglia e dei suoi avvocati.

Abd el-Fattah, insieme a molti altri detenuti travolti da un decennale giro di vite contro il dissenso, rimane in prigione.

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