AGI – I milioni di vacanzieri che sceglieranno l’automobile potrebbero avere un’amara sorpresa al casello autostradale. Un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture mira ad aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas prevedendo “un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5″ a partire dal primo agosto. In soldoni si prevedono aumenti ai pedaggi autostradali per auto, moto e suv in transito ai caselli.
“La proposta si rende necessaria per individuare una copertura strutturale per il fabbisogno incrementale necessario ad ANAS per far fronte a una serie di eventi occorsi negli ultimi periodi (ridefinizione della rete in gestione ANAS, incremento dei costi per l’illuminazione pubblica ecc)” si legge nella relazione illustrativa.
“Negli ultimi tre anni, infatti, al fine di coprire tale fabbisogno incrementale, sono stati erogati ad Anas contributi compensativi attraverso l’emanazione di specifiche norme ad hoc con le conseguenti difficoltà nel reperimento delle coperture finanziarie necessarie”. Si prevede, altresì, che il canone cosi’ integrato è incrementato ogni due anni con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze nella misura corrispondente all’indice di inflazione rilevato, precisa la relazione.
L’incremento dei pedaggi previsto dal primo agosto “consentirà ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato”. Lo si legge nella relazione tecnica all’emendamento presentato dai relatori al dl Infrastrutture.
“Tale fabbisogno – si legge – ammonta a circa 90 milioni di euro annui, corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall’incremento del canone. In particolare, gli introiti attesi sono stati stimati prendendo a riferimento i volumi di traffico rilevati nel 2023 – pari a circa 87 miliardi di veicoli chilometro – e tenendo in considerazione l’andamento incrementale rilevato nella prima parte del 2024 (il consuntivo definitivo relativo all’annualità 2024 non è ancora disponibile). Per l’anno 2025, pertanto, l’introito atteso è di circa 37 milioni di euro“. La norma prevede infine un meccanismo di adeguamento del canone all’indice inflattivo, su base biennale con decreto del Ministero delle infrastrutture di trasporto di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze”.
Salvini chiede il ritiro dell’emendamento
Sull’aumento dei pedaggi autostradali, contenuto in un emendamento presentato dai relatori al decreto Infrastrutture, all’esame delle commissioni della Camera, nella maggioranza sono emerse voci divergenti. In particolare, viene riferito da fonti di centrodestra, da parte di Fratelli d’Italia che, si sottolinea, con un certo disappunto ha dato il via libera alla presentazione dell’emendamento, voluto dalla Lega. In serata, il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega ha chiesto di ritirare l’emendamento che intende adeguare il valore del sovracanone sui pedaggi autostradali.
Le associazioni dei consumatori
“Certo cose, come gli investimenti infrastrutturali, vanno finanziati con la fiscalità generale, nel rispetto del criterio della capacità contributiva fissato dall’art. 53 della Costituzione e non alzando a casaccio i pedaggi autostradali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Si tratta di una vera e propria stangata estiva da 90 milioni di euro, studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale – denuncia il Codacons – Ma la cosa più grave è che, stando a quanto si apprende dalle notizie emerse oggi, in base all’emendamento proposto i soldi garantiti dall’aumento dei pedaggi non andrebbero nè alla manutenzione delle strade, tantomeno alla sicurezza stradale, ma servirebbero per coprire spese extra quali illuminazione e costi di gestione vari.In questo modo – fa notare l’associazione dei consumatori – gli utenti sarebbero doppiamente danneggiati, pagando pedaggi più elevati senza ricevere in cambio alcun miglioramento dei servizi autostradali”.
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