martedì, Luglio 29, 2025
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Perché la diagnosi di demenza arriva dopo tre anni dai sintomi

AGI – La diagnosi di demenza arriva in media 3,5 anni dopo la prima comparsa dei sintomi nei pazienti, e arriva anche più tardi, in media 4,1 anni, nei casi di demenza ad esordio precoce. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell’University College London, UCL, pubblicato sull’International Journal of Geriatric Psychiatry.

I ricercatori hanno effettuato una revisione sistematica e una meta-analisi su 13 studi condotti in diverse regioni del mondo, in Europa, Stati Uniti, Australia e Cina, comprendenti dati su oltre 30.000 pazienti. Poi, gli scienziati hanno calcolato il tempo medio che trascorre tra l’inizio percepito dei sintomi (riferito dai pazienti o dai loro familiari) e la diagnosi effettiva di demenza.

Tempo medio di attesa per la diagnosi

Secondo lo studio, il tempo medio di attesa per la diagnosi è di circa 3,5 anni per la demenza in generale. Nei casi di demenza ad esordio precoce, il ritardo aumenta a circa 4,1 anni. Una diagnosi più tardiva è stata maggiormente associata a persone con un’età più giovane al manifestarsi della malattia e a quelle con demenza frontotemporale. Sebbene i dati fossero limitati, è emerso che pazienti di razza nera tendono a ricevere una diagnosi ancora più ritardata.

Cause del ritardo diagnostico

La diagnosi risulta essere così tardiva poiché i sintomi precoci possono essere confusi con normali segni di invecchiamento. Inoltre, paura, stigma sociale e scarsa consapevolezza pubblica scoraggiano la ricerca di aiuto tempestiva. Tra le altre cause troviamo: problemi sanitari come percorsi diagnostici non coordinati, accesso limitato a specialisti, risorse insufficienti dei centri per la memoria; barriere culturali e linguistiche che ostacolano l’adozione di strumenti diagnostici adeguati.

Importanza della diagnosi precoce

Una diagnosi precoce può permettere un accesso più rapido a trattamenti e interventi precoci, consentire alle persone con demenza di vivere più a lungo e con una qualità migliore durante la fase iniziale della malattia e fornire un supporto personalizzato utile sia ai pazienti che ai loro familiari e assistenti.

Suggerimenti per accelerare la diagnosi

Per accelerare la diagnosi e migliorare l’assistenza, gli autori suggeriscono di condurre campagne di sensibilizzazione pubblica per aumentare la consapevolezza e ridurre lo stigma, migliorare la formazione di medici e operatori sanitari per il riconoscimento precoce e per indirizzare i pazienti ai centri specialistici e potenziare i servizi specialistici con risorse adeguate per una diagnosi e un sostegno più tempestivi e di qualità.

“La diagnosi tempestiva della demenza rimane una sfida globale importante, determinata da una serie complessa di fattori, e sono urgentemente necessarie strategie sanitarie specifiche per migliorarla”, ha detto Vasiliki Orgeta, dell’UCL. “I sintomi della demenza vengono spesso confusi con il normale invecchiamento, mentre la paura, lo stigma e la scarsa consapevolezza pubblica possono scoraggiare le persone dal cercare aiuto”, ha aggiunto Phuong Leung, dell’UCL.

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