domenica, Giugno 8, 2025
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“Pillole di cacca” contro i batteri antibiotico resistenti

AGI – I medici del Regno Unito stanno cercando di debellare pericolose infezioni causate da superbatteri utilizzando “pillole di cacca” contenenti feci liofilizzate. I campioni di feci provengono da donatori sani e sono ricchi di batteri buoni. I primi dati dello studio suggeriscono che i superbatteri possono essere espulsi dall’intestino e sostituiti con un mix di batteri intestinali sani. Si tratta di un nuovo approccio per combattere le infezioni resistenti agli antibiotici, che si ritiene uccidano un milione di persone ogni anno.

L’attenzione è rivolta all’intestino, che rappresenta “il più grande serbatoio di resistenza agli antibiotici negli esseri umani”, afferma il dottor Blair Merrick, che ha testato le pillole presso gli ospedali Guys e St Thomas. I superbatteri resistenti ai farmaci possono fuggire dal loro ambiente intestinale e causare problemi in altre parti del corpo, come infezioni del tratto urinario o del flusso sanguigno.

L’idea delle pillole di cacca non è così inverosimile come potrebbe sembrare. Il trapianto fecale, noto anche come trans-poo-zione, è già approvato per il trattamento della diarrea grave causata dal batterio Clostridium difficile. Una nuova ricerca si è concentrata sui pazienti che negli ultimi sei mesi hanno contratto un’infezione causata da batteri resistenti ai farmaci. Sono state somministrate loro delle pillole ricavate dalle feci donate da individui sani. Ogni campione di feci viene analizzato per garantire che non contenga batteri nocivi, il cibo non digerito viene eliminato e poi il campione viene liofilizzato fino a ottenere una polvere. Questa sostanza è conservata all’interno di una pillola che può attraversare lo stomaco senza subire danni e raggiungere l’intestino, dove si dissolve e rilascia il suo contenuto polveroso e escretorio.

La sperimentazione è stata condotta su 41 pazienti presso gli ospedali Guy’s e St Thomas di Londra, per gettare le basi per uno studio su larga scala. Ha dimostrato che i pazienti erano in grado di assumere una pillola per le feci e che i batteri donati venivano ancora rilevati nell’intestino almeno un mese dopo.

Per i medici ci sono “segnali davvero promettenti” che le pillole di cacca potrebbero aiutare a contrastare la crescente piaga dei superbatteri e che i batteri donatori potrebbero scatenare una guerra microbica con i superbatteri, mentre competono per il cibo e lo spazio sulla parete intestinale e possono liberarli completamente dall’organismo o “ridurli a un livello che non causi problemi”. Lo studio suggerisce inoltre che la flora batterica intestinale diventa più varia dopo la terapia. Questo è un segno di buona salute e “potrebbe promuovere la resistenza alla colonizzazione”, rendendo più difficile l’ingresso di nuovi batteri infettivi.

“È davvero entusiasmante. C’è un vero cambiamento rispetto a 20 anni fa, quando si dava per scontato che tutti i batteri e i virus fossero dannosi; ora ci rendiamo conto che sono assolutamente necessari per la nostra salute generale”, afferma Merrick. All’inizio di questa settimana gli scienziati hanno dimostrato che i batteri buoni che il nostro corpo incontra nelle prime ore successive alla nascita sembrano dimezzare il rischio che i bambini piccoli vengano ricoverati in ospedale per infezioni polmonari.

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