AGI – L’edizione 2025 del Premio Strega sarà ricordato per le polemiche della vigilia. Proprio oggi, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli ha fatto sapere che non sarà presente alla cerimonia finale prevista per domani sera al Ninfeo di Villa Giulia.
“No, vado a Berlino. Ripiego su Berlino. Si parva licet. Non ho ricevuto i libri. Quello che avete letto è semplicemente la verità. In genere a me risulta che gli Amici della Domenica ricevano dei libri relativi al Premio Strega, che li leggano, come io ho fatto quando ero considerato tale, e poi diano il loro voto. Registro il fatto che sono invitato alla serata del Premio Strega, sono stati carinissimi, però non ho ricevuto nessun contatto e nessun libro. Quindi è un pò curioso che uno debba andare alla serata del Premio Strega non avendo ricevuto i libri per cui si organizza la serata del Premio Strega” ha detto “Ciò detto, di fronte a questo, la battuta – perché una battuta è – dico: si vede che mi considerano un nemico della domenica. Quindi, mi dedico alla ricerca di fondi culturali, di fondi europei per la cultura, andando a parlare col mio omologo tedesco in Germania. Basta tutto qua”, ha continuato.
“Non sono neanche giurato io. Non ho il titolo di giurato, quindi, non ho piu’ alcun titolo evidentemente. Però questo dovreste chiedere alla Fondazione Bellonci. Poi magari i libri li compro per il piacere di leggerli. Perchè il piacere di leggerli ce l’ho io. Pazienza li compro non è un problema”, ha concluso.
Immediate le reazioni politiche alle parole del ministro. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura al Senato, Paolo Marcheschi, Giuli è “vittima di un atto di epurazione istituzionale sgradevolissimo che merita chiarezza immediata”. Mentre Irene Manzi del PD bolla l’uscita come “ennesima polemica inutile” e ricorda “inciampare nel suo stesso risentimento. Oggi ha trovato il modo di prendersela anche con il Premio Strega, dimenticando un fatto essenziale, come ricordato dalla stessa Fondazione Bellonci: è stato lui stesso, con una lettera, a dimettersi dalla giuria nel momento della sua nomina al ministero”.
La premiazione al Ninfeo – il programma
Una gara appassionante e una festa tra amici, un appuntamento culturale e un evento mondano, un omaggio alla tradizione e un affaccio sul futuro: nel Premio Strega, vera e propria cartina tornasole dei gusti letterari degli italiani, giunto quest’anno alla 79esima edizione, convivono molte anime.
Rai Cultura le fonde in un unico Speciale condotto da Pino Strabioli, in onda giovedì 3 luglio alle 23.00 in diretta su Rai 3 dal Ninfeo di Villa Giulia a Roma.
I finalisti e il tema delle relazioni familiari
Dialogando con i cinque autori finalisti – Andrea Bajani, Paolo Nori, Elisabetta Rasy, Michele Ruol e Nadia Terranova – Strabioli metterà in evidenza il fascino delle loro storie, accomunate da un tema centrale: le relazioni familiari e il rapporto tra genitori e figli, uno dei nodi più scottanti e attuali della nostra società.
Musica, teatro e omaggi letterari
Gli incipit dei romanzi in gara verranno interpretati dal vivo dall’attore Filippo Timi, vero fil rouge della serata, accompagnato dalla musica di Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo.
Pasolini e il tema della famiglia
Nel cinquantesimo anniversarioPier Paolo Pasolini con immagini di repertorio e un omaggio dell’attrice Anna Foglietta, attraverso il quale si toccherà anche il tema della famiglia, che accomuna i libri finalisti.
Reportage e backstage degli autori
Cinque brevi reportage, realizzati nei giorni scorsi durante il tour letterario che precede la serata finale, saranno un’occasione per conoscere, attraverso le riprese dei backstage, gli aspetti più personali e le emozioni degli scrittori finalisti.