lunedì, Settembre 8, 2025
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Presto il rimpatrio per lavoratori illegali di Hyundai

AGI – I circa trecento dipendenti illegali sudcoreani dello stabilimento Hyundai Metaplant, in Georgia, arrestati giovedì scorso nel corso di una maxi retata dell’ufficio statunitense per l’immigrazione, saranno rimpatriati appena possibile con un volo charter. Ad annunciarlo è la Cnn rilanciando le dichiarazioni del capo di gabinetto del presidente sudcoreano Kang Hoon-sik.

Dopo aver confermato la conclusione delle trattative con le autorità Usa per il loro rilascio: “restano ancora alcune procedure amministrative e, una volta completate – ha affermato il funzionario – un aereo charter partirà per riportare indietro i nostri cittadini”.

Dei circa 475 lavoratori illegali tratti in arresto, in uno dei blitz più massicci della storia recente degli Stati Uniti, circa 300 erano sudcoreani. Funzionari dell’ufficio Usa per l’immigrazione, ai microfoni di Cnn, hanno annunciato di avere in programma controlli più estesi sull’immigrazione nelle aziende e nei cantieri “come quello nello stabilimento Hyundai”.

Trump: “Le aziende straniere rispettino le leggi Usa”

“A seguito dell’operazione di controllo sui migranti condotte presso lo stabilimento di batterie Hyundai in Georgia, invito tutte le aziende straniere che investono negli Stati Uniti a rispettare le leggi sull’immigrazione del nostro Paese”. Lo scrive su Truth Social il presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiarendo come gli investimenti stranieri “sono benvenuti e vi incoraggiamo a impiegare legalmente i vostri dipendenti più brillanti, dotati di grande talento tecnico, per realizzare prodotti di livello mondiale”.

“In cambio – prosegue Trump – vi chiediamo di assumere e formare lavoratori americani. Insieme, lavoreremo tutti duramente per rendere il nostro Paese non solo produttivo, ma anche più unito che mai” conclude il presidente Usa ringraziando per “l’attenzione a questa questione”.

Raid e preoccupazioni del governo sudcoreano

Il chiarimento di Trump via social arriva dopo il clamoroso raid condotto la scorsa settimana dagli agenti dell’immigrazione statunitensi nella fabbrica del colosso Hyundai in Georgia, nel sudest degli Stati Uniti, che ha portato a centinaia di arresti di lavoratori sudcoreani illegalmente nel territorio americano. Un caso che ha sollevato forte preoccupazione da parte del governo che ha preso ufficialmente posizione. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, le persone arrestate in totale e successivamente liberate sono state 450.

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