giovedì, Settembre 4, 2025
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Puglia, Avs blinda Vendola. Il Pd in pressing

AGI – Risolto il nodo Emiliano, con il passo indietro dalla candidatura nelle liste del Pd, sulla strada che porta al battesimo di Decaro quale candidato di centrosinistra in Puglia rimane Nichi Vendola.

L’ex presidente pugliese è il secondo nome ‘sgradito’ da Antonio Decaro. In questo caso, però, si tratta del nome forte di Alleanza Verdi e Sinistra i cui vertici, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, non hanno intenzione di sottostare a diktat esterni.

Avs sostiene Vendola

“Ribadisco che i candidati di Avs li sceglie Avs. E Avs sceglie di candidare Nichi Vendola. Non ci sono ragioni per un ritiro della candidatura di Vendola“. Parole che Fratoianni pronuncia fra gli stand della festa di Avs, dove è attesa la segretaria Pd Elly Schlein e il presidente M5S Giuseppe Conte per rinnovare quel “patto della birra” che, un anno fa, diede il via al cantiere del centrosinistra.

Un cantiere ancora aperto, come dimostrano le tensioni in Puglia, Campania e, in misura ridotta, in Toscana. Per questa ragione Angelo Bonelli chiede di “avviare un percorso programmatico subito dopo le elezioni regionali” che possa preparare il terreno per le prossime politiche e rendere strutturale il dialogo fra le tre forze politiche: Pd, Avs e M5S.

Il campo largo riparte?

Dunque, riparte il campo largo? “Non si è mai fermato, da molto tempo la convergenza è la stella polare su cui stiamo lavorando attorno a tutte le altre questioni che occupano il dibattito politico, a cominciare dallo scenario internazionale, la drammatica situazione di Gaza, il genocidio del popolo palestinese, sul lavoro, sul futuro del nostro Paese”, ricorda Nicola Fratoianni: “Noi, io e Angelo Bonelli, tutta l’Alleanza verdi e sinistra, siamo impegnati, non da oggi, a lavorare per costruire un’alternativa, questa è un’altra tappa”, aggiunge.

Schlein ringrazia Emiliano

“Testardamente unitari” è il leit motiv della segretaria del Pd, Elly Schlein, che si è trovata a ribadirlo anche nelle ultime ore, dopo il passo indietro accettato da Michele Emiliano per non vedere sfumare la candidatura di Decaro. “Ringrazio Michele Emiliano per essersi messo con generosità a disposizione del partito e per aver deciso di non candidarsi alle prossime regionali”, ha detto Schlein assicurando che il presidente della Puglia continuerà a dare il suo contributo al futuro della Regione e non solo. Un ‘sacrificio’, quello di Emiliano, chiesto con forza da Decaro in nome della “libertà di azione” qualora dovesse essere eletto presidente della Puglia. Un sacrificio che gli alleati Avs non intendono chiedere a Vendola. “Rinnoviamo la nostra stima a Decaro, ma trovo incomprensibile e impraticabile che la candidatura alla presidenza possa svilupparsi chiedendo che non si candidi un esponente di un altro partito”, sottolinea Fratoianni.

Decaro deve decidere

Il Pd anche oggi ha continuato nel lavoro di persuasione su Decaro. Ora la palla passa al candidato in pectore: sta a lui, è il ragionamento che viene fatto in cassa Pd, parlare con gli alleati e decidere se andare avanti o no. Di certo, dal Nazareno è stato fatto tutto quello che era nelle corde della segretaria, arrivando a rinunciare a un esponente storico come Michele Emiliano pur di confermare la candidatura di Decaro. Ma il candidato Pd deve affrettare i tempi: fra meno di 48 ore, scade la deadline che il partito si è dato e ha dato a Decaro. Venerdì l’ex sindaco di Bari è atteso alla Festa dell’Unità a Bisceglie assieme alla segretaria Elly Schlein.

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