venerdì, Settembre 5, 2025
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Putin: “Le truppe occidentali in Ucraina obiettivo legittimo per Mosca”. Zelensky: “Lui no…

AGI – A poche ore dalla conclusione del vertice dei “Volenterosi” a Parigi, con l’impegno degli alleati occidentali di Kiev a garantire la presenza di truppe in caso di accordo di pace, è sempre la questione russa-ucraina a tenere banco nel dibattito internazionale con i due principali attori, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, protagonisti oggi di un botta e risposta a distanza. Il primo prendendo la parola a una sessione plenaria del Forum economico di Vladivostok. Il secondo intervenendo in videoconferenza al Forum Ambrosetti di Cernobbio.

La posizione di Putin

“Se si potesse raggiungere un accordo di pace sull’Ucraina, non ci sarebbe bisogno di truppe straniere e Mosca lo rispetterebbe pienamente”, ha dichiarato Vladimir Putin. “Se si raggiungessero decisioni che portassero alla pace, a una pace a lungo termine, allora semplicemente non vedo il motivo della loro presenza sul territorio ucraino. Perché se si raggiungessero accordi, nessuno dubiti che la Russia li rispetterebbe pienamente”, ha affermato il leader del Cremlino.

Le truppe occidentali “obiettivo legittimo” per Mosca

Per essere ancora più chiari, Putin ha di fatto avvertito che qualsiasi truppa occidentale schierata in Ucraina sarebbe un obiettivo “legittimo” per l’esercito di Mosca. “Se i soldati dovessero comparire lì, soprattutto ora durante i combattimenti, partiamo dal presupposto che saranno obiettivi legittimi“, ha dichiarato il leader del Cremlino secondo il quale anche il dispiegamento di una forza occidentale non favorirebbe una pace a lungo termine.

Ancora nessuna discussione con Trump 

Il presidente russo ha quindi spiegato di non aver discusso con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump delle ultime consultazioni sull’Ucraina in Europa. “Manteniamo un dialogo aperto con il presidente USA e abbiamo concordato di telefonarci, contattarci e raggiungere un’intesa se necessario. Lui sa che sono aperto a tali conversazioni, e so che anche lui lo è. Eppure non abbiamo ancora discusso i risultati delle consultazioni in Europa“.

 

 

Mosca luogo migliore per incontrare Zelensky

Come già affermato nei giorni scorsi, Putin è tornato a definire Mosca il luogo migliore per un possibile incontro con Zelensky: “La prossima volta, se qualcuno vorrà davvero incontrarci, saremo pronti. Il posto migliore è la capitale della Federazione Russa, la città-eroe di Mosca“. Lo ‘Zar’ ha anche sottolineato che la Russia è pronta a fornire garanzie di sicurezza ai rappresentanti di Zelensky e di Kiev qualora decidessero di recarsi nella capitale russa. Ma, come già si sa, Zelensky ha già rifiutato la proposta del presidente russo.

“Accordo impossibile” con Kiev

Al di là di qualsiasi considerazione, la porta per un accordo con Kiev è del tutto chiusa: “Sarà praticamente impossibile raggiungere un accordo su questioni chiave con la parte ucraina – ha ammesso il leader del Cremlino -. Impossibile anche se ci fosse la volontà politica“.

Zelensky: “Putin non vuole concludere il conflitto”

Ed ecco Zelensky: “Putin non vuole concludere il conflitto in Ucraina, non vuole porre fine alla guerra, le sue sono soltanto parole”. Il presidente ucraino si è detto disponibile “a qualsiasi tipo di incontro, bilaterale o trilaterale”, ma ha sottolineato che “nessuno si fida delle parole di Putin, la fiducia nei suoi confronti è molto flebile”.

Il ruolo dell’Italia e il supporto a Kiev

L’Italia “ha un ruolo molto attivo” nella coalizione dei ‘Volenterosi‘ e il presidente del Consiglio “Giorgia Meloni e il suo team hanno un ruolo fondamentale”, ha poi dichiarato il leader di Kiev: “La premier ci ha supportato, sono grato all’Italia per la partecipazione”, ha aggiunto Zelensky, che ha anche sottolineato il ruolo del governo italiano nella ricostruzione, con la conferenza di Roma e l’impegno delle aziende italiane.

Nuova architettura di sicurezza per frenare la Russia

Zelensky ha poi spiegato quanto sia “importante che le garanzie di sicurezza che i 26 Paesi ‘Volenterosi‘ intendono fornire all’Ucraina comincino oggi e non solo quando il conflitto sarà terminato”. Le forze armate ucraine sono già al lavoro su una nuova architettura di sicurezza che dovrebbe consentire di frenare l’aggressione russa. “Non posso condividere tutti i dettagli ma ci stiamo preparando a livello terrestre, marittimo e aereo – ha detto Zelensky -, stiamo lavorando a un piano che consentirà di fermare la Russia, ci saranno sistemi di droni che ci aiuteranno a far sì che la Russia abbia meno possibilità di continuare questa guerra. Stiamo lavorando per migliorare i sistemi di difesa e impedire ai russi di attaccare e questo li spingerà a firmare un accordo di pace, questo necessita del supporto degli Stati Uniti“, ha aggiunto.

La Coalizione dei Volenterosi e il supporto reale

“Ci sono 45 Paesi nella coalizione dei Volenterosi e 26 sono pronti a garantire supporto reale, e l’Italia naturalmente fa parte di questi. Il presidente Trump è pronto a partire e nelle prossime settimane parleremo con i singoli Paesi per capire come contribuiranno”, ha poi spiegato Zelensky, evidenziando che non tutti i “Volenterosi” metteranno in campo aiuti militari ma alcuni appoggeranno la difesa di Kiev con risorse economiche e materiali.

Trump e il coordinamento tra Usa e Ue

Secondo il presidente ucrainoTrump “si aspetta un miglior coordinamento tra americani ed europei” nel sostegno all’Ucraina. “Oggi l’atteggiamento del presidente americano è migliore, gli USA sono pronti a garantire la difesa aerea dell’Ucraina“, ha aggiunto Zelensky, ricordando che “per gli Stati Uniti è fondamentale l’indipendenza energetica dell’Europa dalla Russia“. Non a caso Trump “è deluso da alcuni Paesi europei, Ungheria e Slovacchia, che continuano a comprare petrolio russo e aiutano a finanziare la macchina da guerra russa. Gli USA vogliono davvero tagliare i redditi russi da energia – ha affermato Zelensky -, è importante che Orban senta questi segnali direttamente da Trump“.

 

 

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