AGI – E’ polemica intorno alla notizia della morte a Pisa della ventenne palestinese Marah Abu Zuhri arrivata in Toscana assieme ad altri palestinesi feriti o malati, tra il 13 e il 14 agosto con un volo dell’Aeronautica Militare. Trasportata d’urgenza all’Ospedale Cisanello per essere ricoverata nell’unità operativa di Ematologia, la ragazza era poi deceduta il 16 agosto forse a causa della malnutrizione. Confermando la notizia del decesso per una improvvisa crisi respiratoria e un successivo arresto cardiaco, l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana aveva evidenziato che il quadro clinico della ragazza, arrivata accompagnata dalla madre, era apparso subito “molto complesso e compromesso anche per uno stato di profondo deperimento organico”.
Adesso le autorità israeliane sostengono che Marah Abu Zuhri fosse malata di leucemia.
La versione del Cogat sull’evacuazione di Marah
“Le autorità italiane hanno contattato Israele chiedendo l’evacuazione di Marah a causa della sua malattia e Israele ha approvato”, afferma il Cogat, l’organismo del ministero della Difesa che coordina le questioni umanitarie nella Striscia di Gaza. “L’evacuazione avrebbe potuto avvenire prima, poiché Israele aveva proposto diverse possibili date per il trasferimento”, continua la nota del Cogat su X, dove viene postata la foto di quello che sembra un certificato del Centro oncologico Naser di Gaza con la diagnosi di leucemia.
Israele e il trasferimento medico dei pazienti
“Israele facilita il trasferimento medico dei pazienti, con particolare attenzione ai bambini, e incoraggia i paesi di tutto il mondo a presentare richieste di questo tipo, mentre Hamas continua cinicamente a sfruttarli per i suoi programmi contorti”, assicura la nota.