AGI – Circa 50 persone tra bambini e adolescenti ebrei francesi, di età compresa tra 13 e 15 anni, e l’animatore del loro campo estivo, sono stati espulsi da un volo della Vueling Airlines a Valencia, in Spagna, perché cantavano in ebraico durante l’imbarco.
Secondo il sito web Enfoque Judio, dopo che l’equipaggio ha intimato loro di smettere di cantare, è stata chiamata la polizia e gli adolescenti sono stati fatti scendere dall’aereo durante l’attesa del decollo.
Il gruppo stava tornando a Parigi da un campo estivo. Per il ministro israeliano per la diaspora Amichi Chikli, l’accaduto è “in linea con la campagna di menzogne di Hamas, promossa da Al Jazeera, Haaretz e altri. Stiamo assistendo a numerosi gravi episodi antisemiti di recente; questo è uno dei più gravi”, ha commentato su X.
The woman who was arrested and beaten is the director of the Kinneret summer camp.
Fifty Jewish French children, aged 10 – 15, were singing Hebrew songs on the plane.
The @vueling airline crew said that Israel is a terrorist state and forced the children off the aircraft; they… https://t.co/V78PEHB58B pic.twitter.com/HizF6SZoaD
— עמיחי שיקלי – Amichai Chikli (@AmichaiChikli) July 23, 2025
“Salgono sull’aereo. Si siedono e uno dei bambini inizia a cantare una canzone in ebraico”, ha raccontato la mamma di uno degli adolescenti, Karine Lamy al canale i24. La reazione dell’equipaggio “è stata immediata: gli assistenti di volo si sono avvicinati a loro e hanno detto: ‘Vi avvertiamo subito: se continuate a cantare o a fare rumore, chiameremo la polizia”. Secondo il racconto della donna, i bambini si sono calmati e sono rimasti in silenzio, ma “cinque minuti dopo, senza ulteriori interventi da parte dell’equipaggio, è arrivata la polizia”.
Alcuni testimoni hanno raccontato ai genitori che alcuni membri dell’equipaggio hanno definito i ragazzi “terroristi” e hanno definito Israele uno “stato assassino”, un’affermazione che il sito non è stata in grado di confermare da nessun’altra fonte.
Dopo lo sbarco forzato, il gruppo è stato trattenuto nel corridoio posteriore dell’aereo. “Hanno chiesto a tutti i bambini di mettere i cellulari a terra in modo da poter cancellare eventuali video registrati”, ha raccontato Lamy, ahggiungendo che la preside si è opposto. Lamy ha aggiunto che quando gli agenti hanno chiesto i telefoni, la preside ha iniziato a protestare e la polizia le ha risposto: “Se non possiamo toccare i telefoni, ti arrestiamo”. L’hanno afferrata con forza, l’hanno gettata a terra e l’hanno ammanettata. Non è ancora chiaro se i cellulari dei bambini siano stati confiscati o se il sorvegliante sia stato costretto a firmare un impegno a non trasmettere le immagini dell’incidente, come alcune fonti hanno indicato.
Il rientro
Dopo lo sbarco, gli adolescenti sono stati gradualmente trasferiti su voli diversi. Un gruppo ha già lasciato Valencia per Parigi con un’altra compagnia aerea, mentre un secondo gruppo – circa 20 ragazzi accompagnati da quattro istruttori – ha alloggiato in un hotel vicino all’aeroporto in attesa di un volo oggi. Al momento, conclude il sito, né la compagnia aerea coinvolta né le autorità aeroportuali hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale. Secondo il racconto dei membri dell’equipaggio, i ragazzi hanno disobbedito alle ripetute istruzioni di rimanere in silenzio prima del decollo, il che avrebbe generato una situazione di tensione a bordo.