martedì, Agosto 26, 2025
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Raid di Israele nello Yemen. Bombe su Sanaa. L’Idf colpisce siti militari degli Houthi

AGI – Dopo l’annuncio da parte dei media yemeniti, arriva anche da Israele la conferma dell’attacco dell’Idf in corso su Sanaa, capitale dello Yemen, con una foto pubblicata dal ministro della Difesa Israel Katz. L’immagine, diffusa dalla stampa israeliana, lo ritrae accanto al premier Benjamin Netanyahu e al capo di stato maggiore dell’Idf, tenente generale Eyal Zamir, impegnati a seguire su dei monitor l’operazione in corso contro gli Houthi.

 

Lo scatto arriva dal centro di comando dell’Iaf presso il quartier generale militare di Tel Aviv, mentre l’Aeronautica militare israeliana sta bombardando Sanaa. Secondo quanto riferito dai media locali, tra cui il quotidiano Times of Israel, gli attacchi a Sanaa hanno preso di mira una struttura militare vicino a un palazzo presidenziale, un deposito di carburante e due centrali elettriche.

La televisione Al-Massirah, organo di informazione degli Houthi, ha riferito che gli attacchi hanno causato due morti e cinque feriti.

Raid dell’Idf su palazzo presidenziale Sanaa

L’attacco israeliano in corso su Sanaa ha preso di mira l’area del palazzo presidenziale e delle basi missilistiche. A riferirlo all’agenzia Reuters sono residenti della capitale dello Yemen. Il corrispondente in Yemen dell’emittente libanese “Al-Mayadeen” ha sottolineato che il palazzo è abbandonato da anni, a seguito di diversi attacchi diretti contro di esso in passato.

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira alcuni siti militari Houthi nella capitale yemenita Sanaa, comprese aree vicino al palazzo presidenziale, centrali elettriche e un deposito di carburante. “Gli attacchi sono stati condotti in risposta ai ripetuti attacchi del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele e i suoi civili, tra cui il lancio di missili terra-terra e droni verso il territorio israeliano negli ultimi giorni”, ha affermato l’esercito in una nota, dando così conferma dell’operazione attuata. 

L’attacco in Yemen “ha incluso l’uso di decine di munizioni e uno dei suoi obiettivi è interrompere la fornitura di energia elettrica alla capitale Sanaa”. Le stesse fonti hanno inoltre affermato che “insolitamente, gli aerei hanno attaccato in modalità stand-in sopra gli obiettivi e a bassa quota, di giorno e non dalla costa”. 

Houthi, sostegno a Gaza a prescindere dal prezzo

“Continueremo a sostenere Gaza, a prescindere dal prezzo”: lo ha dichiarato Hazem al-Asad, membro dell’ufficio politico degli Houthi, in un post su X, mentre è in corso un attacco dell’aeronautica israeliana contro Sanaa, la capitale dello Yemen.

“L’aggressione contro il popolo yemenita è un fallimento, porterà solo delusione al nemico. Ciò che ci preoccupa è fermare l’aggressione e togliere l’assedio a Gaza. Il nostro popolo continuerà a sostenere e assistere la nostra gente a Gaza, a prescindere dal prezzo”, ha insistito al-Asad.

Netanyahu, “attacchiamo chi ci attacca”

“Chi ci attacca, noi lo attacchiamo. Chi pianifica di attaccarci, noi lo attacchiamo. Credo che l’intera regione stia imparando la forza e la determinazione dello Stato di Israele”. Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo l’attacco dell’Idf in Yemen. “Il regime Houthi sta imparando a sue spese che pagherà e sta pagando un prezzo molto alto per la sua aggressione contro lo Stato di Israele”, ha sottolineato, congratulandosi con “il capo di Stato maggiore, il comandante dell’Aeronautica Militare e i nostri piloti per un’esecuzione perfetta” del raid.

Gli Houthi minimizzano la portata del raid 

Issam al-Mutawakil, portavoce della compagnia petrolifera statale degli Houthi, ha pubblicato un video su Facebook di fronte alla stazione di servizio presa di mira a Sana’a nell’attacco israeliano.
Nel messaggio si è detto sorpreso dal fatto che un numero così elevato di caccia israeliani abbia sorvolato una lunga distanza “per colpire una stazione di servizio civile”, definendolo un segno “della confusione di Israele e della sua ricerca di fumo che si alza nei cieli per rivendicare la vittoria”.

“Confermiamo che la quantità di carburante consumata dagli aerei nemici per bombardare la stazione di rifornimento è superiore a quella presente nei serbatoi della stazione presa di mira”, ha aggiunto, ironizzando. Al-Mutawakil ha sottolineato che i ribelli yemeniti filo-Iran non si lasceranno dissuadere dal sostenere i palestinesi. “La situazione dei rifornimenti è stabile e ci stiamo preparando per la battaglia”, ha assicurato.

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