AGI – Tra il 2015/16 e il 2022/23, diminuiscono in Italia le famiglie vittime di reati contro abitazioni e veicoli. In calo anche borseggi, rapine, aggressioni e minacce. Tra le truffe informatiche aumentano soltanto quelle che colpiscono chi usa gli strumenti bancari online. Stabili le vittime di scippi. È quanto emerge dall’ultimo report Istat “Reati contro la persona e contro la proprietà: vittime ed eventi – 2022/2023”.
È più alta la quota di persone che ha subito reati contro la proprietà (scippi, borseggi, furti di oggetti personali, rapine) se vive in zone considerate a rischio di criminalità (5,9%) e nelle grandi città (5,3%; 2,3% la media nazionale). Sono denunciati soprattutto i furti di veicoli (100% quelli di furgone, circa 98% di moto e auto) e aumentano le denunce per aggressione (da 19,9 a 40,6%).
Nel 28,6% dei furti in abitazione il ladro entra tramite scasso della porta (19,8% nel 2015-2016) e nel 30,7% da una finestra, balcone, garage o da una porta lasciata aperta. Nei dodici mesi precedenti l’intervista condotta tra il 2022 e il 2023 sono quasi un milione 195mila i cittadini (il 2,3%, erano il 3,7% nel 2015-2016) che dichiarano di aver subito reati personali contro la loro proprietà, come furti di oggetti personali (1,0%), borseggi (1,0%), scippi (0,7%). Sono 693mila (1,3%) le vittime di reati esposte a rischio di incolumità: lo 0,9% ha subito un’aggressione, lo 0,4% minacce, lo 0,2% rapine. Circa un milione 700mila individui (3,3% della popolazione online) hanno subito truffe o raggiri in rete.
Il confronto con i dati del 2015/16 mostra una diminuzione netta delle vittime. Borseggi: dall’1,6% all’1%; rapine: dallo 0,5% allo 0,2%; furti di oggetti personali: dall’1,5% all’1%; scippi stabili. Le famiglie colpite da furti in abitazione principale passano dall’1,8% allo 0,6%. I furti di auto e camion calano da 1,5 a 0,7 ogni 100 famiglie; moto e ciclomotori da 1,5 all’1,3%. Il furto di monopattini elettrici, rilevato per la prima volta, colpisce il 3,6% delle famiglie che li possiedono.
Truffe informatiche e phishing
Le truffe telematiche legate agli acquisti calano del 27%. In calo anche altre forme di raggiro online. Vittime di phishing: 6,9% nel 2022-2023 contro 7,7% nel 2015-2016. Nei borseggi e scippi, i tentati furti sono pari allo 0,3% e 0,2%. Nelle rapine, invece, prevalgono i tentativi (oltre 64mila su 109mila), in cui le vittime riescono a reagire.
I tentati furti in abitazione rappresentano circa un terzo del totale (0,9%). Nei furti di auto e camion la differenza tra tentati (0,3%) e consumati (0,4%) è minima. Diverso il caso delle biciclette: furti tentati 0,4%, consumati 2,1%.
La clonazione delle carte di credito riguarda l’1,1% degli utenti (1,3% nel 2015-2016). Le sottrazioni di denaro tramite strumenti bancari online aumentano del 74%, anche a causa della crescita dell’utenza (+25%). Il 44,7% delle vittime si accorge della clonazione tramite estratto conto, il 23,3% viene contattato dalla banca, nel 20,8% dei casi le carte sono bloccate.
Dove avviene la maggior parte dei reati
Le persone straniere sono più spesso vittime di reati, ma meno di truffe online (2,7% contro 3,3% degli italiani). I reati contro i beni familiari hanno colpito circa un milione 438mila famiglie (5,5%). I più diffusi: contro i veicoli (4,5% delle famiglie) e contro l’abitazione (1,8%). Furto di animali: 0,8%; maltrattamenti: 0,5%. I raggiri di persona tramite falsi funzionari o vendite: 1,1%, in calo rispetto al 2,7% del 2015-2016.
Tutti i reati sono più frequenti nei comuni centrali delle aree metropolitane, sia contro l’individuo che contro la proprietà. Reati predatori contro individui: 5,3% contro 2,3% media nazionale; borseggi e rapine triplicati nelle grandi città. I furti di veicoli: 11% nei centri metropolitani, 4,5% la media nazion