sabato, Luglio 27, 2024
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REGNO UNITO: AUMENTANO LE PERSONE LGBTQ+

Secondo il British Bureau of Statistics (dati raccolti nel 2021), una parte crescente della popolazione si considera non eterosessuale

Nella prima indagine sull’orientamento sessuale in un censimento, svoltasi nel 2012 e i cui risultati sono stati pubblicati ufficialmente solo nel 2023, il 3,2% della popolazione in Inghilterra e Galles si è identificato come gay, lesbica, bisessuale o un altro orientamento sessuale queer. In totale, ciò corrisponde a circa 1,5 milioni di persone. Lo ha annunciato l’Office for National Statistics (ONS). Nel censimento, che si svolge ogni dieci anni, gli intervistati hanno potuto dichiarare per la prima volta – in maniera facoltativa – il proprio orientamento sessuale.

Ciò significa che la proporzione è molto più alta rispetto ai precedenti sondaggi ONS. Nel 2010, l’ufficio statistico aveva stimato la percentuale della popolazione LGB all’1,5%, nel 2016 era all’1,7%.

Come nelle indagini precedenti, c’è una grande discrepanza nelle diverse fasce di età del censimento. Secondo i nuovi dati, circa il 6,9% dei giovani tra i 16 ei 24 anni si considera non eterosessuale. Negli ultra 75enni, invece, è solo lo 0,4 per cento. Nella fascia di età più giovane, dai 16 ai 24 anni, predomina il numero di bisessuali, mentre nelle fasce di età più anziane il numero di omosessuali è più elevato.

Nella fascia di età più giovane ci sono termini più nuovi per altri orientamenti sessuali, che sono raramente menzionati tra le persone anziane. Tra i 16 e i 24 anni, lo 0,49% si identifica come pansessuale, lo 0,18% come asessuale e lo 0,10% come queer.

Le donne si considerano parte della popolazione LGBTQ+ leggermente più degli uomini (3,3% contro 3,0%). È anche più probabile che le donne si identifichino come bisessuali piuttosto che omosessuali (1,8 contro 1,2%). È vero il contrario per gli uomini (2,0 contro 0,8%).

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