AGI – Il borgo scenario del film ‘Lady Hawke’ con vista vertiginosa sul Gran Sasso cerca abitanti per la sua rinascita in corso anche grazie ai 20 milioni ottenuti con i fondi del Pnrr nel 2021. Incontriamo la consigliera comunale e archeologa Francesca Ferranti inerpicandoci per le viuzze e sulle rocce che portano al castello di Rocca Calascio a oltre 1400 metri.
Una nuova vita a Calascio
Si è trasferita qui da Roma sei anni fa ma ha l’entusiasmo del primo giorno. “Attualmente a Calascio vivono una settantina di persone, tra i quali due bambini, siamo pronti ad accogliere famiglie giovani e persone che vogliano venire in questo luogo meraviglioso che non ha miracolosamente subito alcun danno dal sisma del 2009 – racconta all’AGI -.
La cooperativa di comunità e i primi servizi
Dopo un periodo buio di abbandono, cominciato negli anni Ottanta, da alcuni anni la cooperativa di comunità del paese aveva già dato nuova spinta al paese col servizio di bus navetta e l’apertura di alcune attività, tra le quali due ristoranti, una paninoteca, un negozio di souvenir e un albergo diffuso.
I progetti finanziati dal PNRR
Ora, con i fondi del Pnrr sono stati realizzati o lo saranno diversi progetti: un albergo diffuso, un ostello, una scuola di tessitura e una scuola di pastorizia, un corso di scrittura per il cinema, un campeggio, un bar in piazza e molto altro. Questo è il posto giusto per chi voglia migliorare di molto la qualità della sua vita.
La scuola di tessitura e il turismo
Valeria Befani ha vinto il bando per la scuola di tessitura assieme ad altri proponendo, tra l’altro, laboratori in cui si utilizza la tintura con erbe naturali. “A 20 anni ho scelto di lasciare Roma e venire qui. Posso permettermi di vivere di questo mestiere grazie ai turisti altrimenti mi toccherebbe vendere i miei prodotti online, cosa che non riuscirei assolutamente a fare” dice con un sorriso.
Una scelta di vita radicale
Tanti anni fa, all’inizio degli anni Novanta, una giovanissima famiglia, con un bimbo piccolo, comprò la casa del prete del paese dalla Curia di Sulmona. “Pensavo di continuare col lavoro di informatica che facevo a Roma – spiega Susanna Salvati -. Ero una yuppie perfetta, in carriera, ma quando è nato il mio primo di cinque figli è stata la decisione più facile venire qui con mio marito che lavorava come guida alle Isole Svalbard d’estate e in Algeria d’inverno. Anche lui avrebbe voluto continuare con la sua professione ma, piano piano, è maturata l’idea di aprire un bar rifugio ed eccoci qua. Abbiamo sedici posti e un ristorante. I nostri figli ormai sono grandi e hanno preso le loro strade lontano da qui ma quello che volevamo era farli crescere in un posto così”.
Hollywood scopre Rocca Calascio
Francesca Ferranti svela come Hollywood si innamorò di Calascio. “Durante un festival di cinema a L’Aquila fu organizzata una passeggiata a Calascio e alla Rocca che all’epoca erano luoghi molto selvaggi. Qualcuno scattò delle foto e le mostrò a un party a Hollywood. Le immagini vennero viste da Richard Donner, il regista di ‘Lady Hawke’, che ne rimase folgorato”.