AGI – Due semplici articoli tramite i quali si affidano a Roma Capitale poteri legislativi e autonomia finanziaria. Dopo il via libera del Consiglio dei ministri al disegno di legge su Roma Capitale è stata in primis la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a esprimere la propria soddisfazione. “Grazie a questa riforma, frutto di un lavoro condiviso con la Regione Lazio e il Campidoglio, potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce”, ha osservato in un video. “Un impegno che abbiamo fissato nel programma di governo e che abbiamo mantenuto”, ha sottolineato, “nessuno, prima di noi, aveva avuto il coraggio e la determinazione” di andare fino in fondo, ha rimarcato.
Con il ddl viene modificato l’articolo 114 della Costituzione. “I Comuni, le Province, le Città metropolitane, Roma Capitale e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. Esercita – si rimarca nel testo che ha avuto il via libera del Cdm – la potestà legislativa nelle seguenti materie: trasporto pubblico locale; polizia amministrativa locale; governo del territorio; commercio; valorizzazione dei beni culturali e ambientali; promozione e organizzazione di attività culturali; turismo; artigianato; servizi e politiche sociali; edilizia residenziale pubblica; organizzazione amministrativa di Roma Capitale”.
Ed ancora: “La legge dello Stato, approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, sentiti il Consiglio della Regione Lazio e l’Assemblea elettiva di Roma Capitale, disciplina l’ordinamento di Roma Capitale e prevede forme di decentramento amministrativo fissandone i principi. Attribuisce a Roma Capitale condizioni peculiari di autonomia amministrativa e finanziaria nel rispetto dell’articolo 119”.
Roma Capitale attua il decentramento amministrativo sulla base della legge dello Stato. L’articolo 2 riguarda le disposizioni transitorie: “Roma Capitale esercita le funzioni legislative” a decorrere dalle prime elezioni dell’Assemblea di Roma Capitale successive alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale. “Le leggi della Regione Lazio trovano applicazione fino all’esercizio della potestà legislativa nelle singole materie da parte di Roma Capitale. Fino alla data di entrata in vigore della legge dello Stato continuano ad applicarsi le disposizioni vigenti sull’ordinamento di Roma Capitale.
“La potestà legislativa attribuita a Roma Capitale dall’art. 114 – si legge nel testo – è esercitata nelle materie di competenza concorrente ai sensi dell’art. 117, terzo comma, della Costituzione, nel rispetto dei principi fondamentali determinati dalla legislazione dello Stato”
“È il compimento di una storica battaglia di Silvio Berlusconi e di Forza Italia”, sottolinea il leader azzurro Antonio Tajani. “L’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge costituzionale su Roma Capitale è un passaggio importante”, afferma il presidente dei senatori di FI, Maurizio Gasparri. “Un’ottima notizia”, rilancia il capogruppo del partito alla Camera, Paolo Barelli. “Grazie a questa riforma – dice il senatore di Fdi Andrea De Priamo -, oltre che sotto il profilo storico, estetico e geografico, dal punto di vista politico Roma diventa una Capitale più autorevole, con autonomia, strumenti e poteri indispensabili per renderla ancor più efficiente e organizzata con conseguenze positive sull’economia nazionale e maggiore competitività nel contesto internazionale”.
“Il governo Meloni rispetta un altro impegno preso con gli elettori”, esulta il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Filini. “Grazie alla Lega e al governo, Roma è finalmente Capitale”, il commento del partito di via Bellerio, “i poteri speciali per Roma sono coerenti con il progetto autonomista della Lega”. “Voglio esprimere grande soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge costituzionale sui poteri di Roma Capitale da parte del governo. Voglio ringraziare per questo la presidente Meloni, Casellati e tutto l’esecutivo”, ha affermato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, “è una svolta storica, attesa da anni, che nasce da un confronto positivo e serio con il governo e con la Regione Lazio”.
Per il primo cittadino della Capitale “è importante che sia un testo condiviso, non calato dall’alto, perché solo così potrà arrivare fino in fondo nel suo iter costituzionale”. “Se avessero voluto davvero intervenire concretamente, avrebbero potuto e dovuto fare una legge ordinaria, stabilendo poteri e soldi per le grandi azioni necessarie, soprattutto per la mobilita’ e il risanamento della città in chiave ecologica, per raggiungere gli standard delle grandi Capitale europee”, il giudizio di Alleanza Verdi e Sinistra.