venerdì, Agosto 1, 2025
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Roma: nasce il “badge di cantiere digitale” per rafforzare la sicurezza

AGI – Garantire la sicurezza nei cantieri edili nell’area della Città metropolitana di Roma attraverso l’attivazione di un “badge di cantiere digitale”. È questo il cuore del protocollo d’intesa sottoscritto oggi in Campidoglio da Prefettura, Roma città metropolitana, Comune di Roma, Cassa Edile di Mutualità ed assistenza di Roma e Provincia, Edilcassa del Lazio, le organizzazioni sindacali Fillea Cgil Roma e Lazio – Filca Cisl Roma e Feneal Uil Roma, e le organizzazioni datoriali Ance – Acer Roma, Cna Roma Unione Costruzioni e Aniem Confapi Lazio. 

Il “patto” firmato oggi, mira a estendere gli effetti del Protocollo di legalità per la realizzazione degli interventi nella città di Roma per il Giubileo 2025 sottoscritto nel 2023. Il fine è quello di assicurare in tutti i contratti e i rapporti negoziali il rispetto dei criteri di interesse pubblico, legalità, trasparenza e rispetto delle normative sulla sicurezza nella realizzazione di tutti i cantieri, in un settore come quello edile spesso connotato da incidenti e capolarato. 

Centrale nell’impegno assunto oggi è la creazione di una “Piattaforma web” finalizzata a garantire modalità uniformi di applicazione di sistemi informatici di controllo e registrazione automatica delle presenze autorizzate nei cantieri allo scopo di: contrastare fenomeni di illegalità e/o di elusione normativa di qualsiasi forma che potrebbero inserirsi in tutte le fasi dell’appalto di opere, servizi e forniture; contribuire a migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro nei cantieri, prevenire fenomeni infortunistici, sostenere iniziative di informazione verso la committenza pubblica e privata.  A tal fine, sarà fornito a tutti i lavoratori autonomi e subordinati, compresi quelli in distacco, anche internazionale, e in somministrazione, che lavoreranno a qualsiasi titolo nei cantieri dell’Area metropolitana di Roma Capitale indipendentemente dal CCNL applicato (fermo restando la necessaria applicazione del ccnl edile per i lavori edili sottoscritti dalle parti sopra richiamate), un “Badge di cantiere digitale” per la rilevazione delle presenze e dell’orario di lavoro, ovvero una tessera di riconoscimento in formato digitale.

A chi si applica

I dati raccolti saranno indirizzati su una “Piattaforma web” integrabile, completa e perfettamente fruibile, messa a disposizione unitariamente dalla Cassa edile di Roma e Provincia e dall’Edilcassa del Lazio. Si parte con un periodo sperimentale di sei mesi che partirà nel momento in cui sarà operativo il sistema informatico e solo per i cantieri pubblici di valore superiore al 1,5 milione di euro. Al termine della sperimentazione il protocollo si allargherà ai cantieri di importo superiore a 500mila euro. Avranno accesso alla Piattaforma Web le stazioni Appaltanti e l’Ispettorato del lavoro nel campo delle funzioni affidate loro dalla legge. Incaricato di vigilare sul rispetto del protocollo da parte dei firmatari è Roma Capitale, che verificherà che “ogni stazione appaltante firmataria del presente Protocollo ne richiami espressamente i contenuti negli atti di gara e nei contratti e che tali disposizioni siano replicate da parte degli affidatari nell’ambito di tutti i contratti stipulati per l’esecuzione dei lavori”.

Piccoli (Fillea Cgil), il badge è uno strumento indispensabile contro sfruttamento

“Il Badge è uno strumento indispensabile, fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali e rivendicato come strumento politico per contrastare l’elusione delle norme contrattuali, per controllare i flussi della manodopera, in un settore dove il 50% dei lavoratori sono migranti, e la giusta applicazione contrattuale contrastando il dumping. Siamo convinti che l’utilizzo della tecnologia, dell’AI, mettendo al centro le casse edili, incrociando i dati, possa combattere sfruttamento, caporalato e insicurezza”. Lo ha detto all’AGI a margine della firma del protocollo, il Segretario della Fillea – Cgil Roma e Lazio, Diego Piccoli, rispondendo ad alcune domande su questo nuovo strumento. 

In che modo il badge può migliorare la sicurezza nei cantieri edili?
“Attraverso il controllo degli accessi, prima di tutto. E poi orari di lavoro, giusta applicazione del Ccnl con il controllo degli obblighi su formazione e sicurezza, la tracciabilita’ dei lavoratori a cui vengono applicati contratti diversi da quello edile. Qui il punto sostanziale è rendere tutto più chiaro e visibile, anche ai datori di lavoro che oggi avranno uno strumento in più per tutelare le loro aziende. Sia chiaro, è una vittoria dei lavoratori, e di tutto il comparto. Il sistema bilaterale diventa più efficace e permette alle organizzazioni sindacali di intervenire sulle possibili elusioni. La vita dei lavoratori si salvaguarda facendo rispettare norme e contratti”.

 

 

Il protocollo firmato oggi prevede una sperimentazione di sei mesi per i cantieri superiori a 1,5 milioni di euro e poi sopra i 500mila euro. Per i cantieri più piccoli, quelli dove più spesso avvengono gli incidenti, come pensate di intervenire?
⁠”Siamo all’inizio di un percorso di sperimentazione. Un dato importante è la sottoscrizione da parte di tutte le associazioni, datoriali comprese. Si parte da cantieri di una certa rilevanza e si estenderà praticamente a tutti i cantieri pubblici. Siamo convinti che raggiungeremo tutti i cantieri a prescindere dalle soglie. Il badge non è burocrazia ma tecnologia che rende immediatamente esigibili i controlli”.

Il protocollo si applica al territorio di Roma Città Metropolitana. Può essere esteso a tutta la regione? e potrebbe diventare un modello a livello nazionale?
“È auspicabile, a mio parere, che diventi anche un modello Nazionale nel rispetto della contrattazione in atto. Mi lasci dire che lavorare con un’amministrazione come quella capitolina è stato un elemento di forza, imprescindibile. La politica è presente, e il Sindaco Gualtieri ha dato prova di coraggio e determinazione. Con Roma Capitale e Città Metropolitana il percorso comincia con il giubileo e la decisione, presa insieme, di stoppare il subappalto a cascata. Con il badge dimostreremo che legalità, trasparenza e sicurezza dipendono solo dalla volontà politica. Sfideremo la Regione sul tema. Ci sono già esperienze in Italia di badge. Il ‘modello Roma’ sarà un avanzamento che auspichiamo possa essere esportato. La Fillea Cgil nazionale ha sostenuto questo accordo”.

 

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