giovedì, Luglio 31, 2025
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Sangiuliano non andrà a processo, il Senato nega l’autorizzazione

AGI – No all’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e sì all’insindacabilità delle frasi del leader di Italia viva, Matteo Renzi, nel suo libro ‘Il Mostro’. È l’esito del voto dell’Aula del Senato chiamata a pronunciarsi sulle delibere della Giunta per le Elezioni e le Immunità di palazzo Madama.

Votazioni su Sangiuliano e Renzi

Sono stati 112 i voti favorevoli al parere della Giunta per le Immunità di palazzo Madama e 57 i contrari su Sangiuliano. Mentre si sono registrati 118 voti favorevoli, 18 contrari, 0 astenuti sulla vicenda Renzi. La richiesta portata al vaglio dell’Assemblea e che riguarda l’ex ministro della Cultura è stata quella di negare agli inquirenti la possibilità di continuare le indagini sull’ipotesi del reato di peculato.

La vicenda della chiave d’oro di Pompei

La vicenda è quella della chiave d’oro della città di Pompei, donata a Sangiuliano dal sindaco della città campana. “Abbiamo votato convintamente per il diniego alla richiesta di autorizzazione a procedere, perché di una sola cosa il ministro Sangiuliano è effettivamente colpevole: di aver promosso una riforma di sistema degli orizzonti culturali che l’Italia attendeva da decenni, di aver realizzato la sublimazione del merito contro la mediocrità delle conventicole e di aver interrotto un sistema di elargizioni per irrorare di denari pubblici cordate di profittatori”, ha detto il senatore Sergio Rastrelli, capogruppo di Fratelli d’Italia nella Giunta per le Immunità, a margine del suo intervento nell’aula del Senato. “Con tutta evidenza – ha concluso – Gennaro Sangiuliano è colpevole, solo ed esclusivamente, di essere un uomo probo e libero“.

Le accuse dell’opposizione

Non così per l’opposizione: La tesi sostenuta dalla maggioranza, “è una tesi fantasiosa, qui si parla di appropriazione ed utilizzazione personale di un bene, non di attività ministeriale o di visibilità internazionale di Pompei. L’atto contestato è personale, privo di connessione diretta con una scelta politica o amministrativa. Parliamo di una evidente utilità privata. Peraltro, ad oggi sembra che la chiave sia in possesso di una persona che non è l’ex ministro Sangiuliano, dov’è l’interesse pubblico perseguito? Se l’ex Ministro ritiene di aver agito con correttezza, è lui stesso che dovrebbe sollecitare il processo per chiarire la propria posizione. Sottrarsi al giudizio equivale a ledere il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge” ha sostenuto la pentastellata Ketty Damante.

Insindacabilità delle affermazioni di Renzi

Il Senato ha poi giudicato insindacabili le affermazioni di Matteo Renzi che si trovano in un capitolo del libro ‘Il Mostro’, in cui ha accusato la pm Christine Fumia von Borries di non aver considerato di prove a discarico dei genitori pur di ottenerne la condanna. Il procedimento civile per risarcimento era presso il tribunale di Milano. 

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