AGI – Non se ne abbiano a male i campioni del padel, ma la star del torneo di Roma, il Italy Major Premier Padel, in programma al Foro Italico fino al 15 giugno (ieri e oggi qualificazioni), è Sara Errani, la campionessa di Roma e Parigi di doppio in coppia con Jasmine Paolini si misurerà con il padel a 48 ore dalla conquista del secondo titolo Slam al Roland Garros 2025.
“La voglia di vincere c’è sempre, ma sono consapevole che sarà dura. Sono competitiva in tutto e curiosa di vedere comunque il livello delle più forti”, ha detto al Foro Italico, dove domani esordirà nella prima giornata del main draw al Bnl Italy Major Premier Padel. Al debutto nel circuito Premier Padel, Errani giocherà insieme alla giovane Giulia Dal Pozzo.
“La conoscevo già perché vive vicino a casa mia, chiaramente non abbiamo fatto tante prove, ci adatteremo alla situazione – ha spiegato – l’ho vista tranquilla, sono contentissima di giocare con lei. Mi piace un sacco come persona, per me gioca anche benissimo, è fortissima, sono molto contenta di giocare con lei”.
Al primo turno affronteranno l’esperta Sandra Bellver e la 20enne Maria Rodriguez Abajo. In caso di successo, per le due romagnole sfida da brividi alle finaliste del 2024, Lucia Sainz e Patty Llaguno (“non le conosco, ma mi metterò a guardare qualche video”, spiega). Lo spirito di Sara Errani, campionessa curiosa e pronta a misurarsi in nuove sfide con lo sguardo dritto e aperto nel futuro, torna a Roma “preparata mentalmente”, dice, e con tanta voglia di scendere in campo. Passare repentinamente dal tennis al padel, peraltro nel magico contesto del Foro Italico che poco meno di un mese fa l’ha vista trionfare agli Internazionali Bnl d’Italia con Jasmine Paolini, non la preoccupa.
“Sono abbastanza abituata, perché quando sono comunque anche a casa in Spagna, lo faccio spessissimo, mi alleno magari la mattina e il pomeriggio gioco a padel”, spiega rivelando che era da un po’ che non giocava, “perché gli impegni sono stati fitti e non ho mai avuto tempo, anche se avevo sempre comunque la racchetta in borsa”. La transizione da una disciplina all’altra comporta un’inevitabile necessita’ di adattamento, anche per una campionessa come lei.
“Come per tutte le tenniste e tennisti, ovviamente abituarsi alla parete è la cosa un po’ più difficile rispetto a tutto il resto – dice – mi piacerebbe anche capire un po’ di più dove giocare e dove non giocare, ancora non sono espertissima, non vedo ancora benissimo le situazioni”. La voglia di imparare si combina a un desiderio di competizione che il tempo alimenta sempre più. “Sono davvero contentissima di essere qua. Ne avevo parlato con Luigi Carraro (presidente della Federazione Internazionale Padel, ndr). La data di Roma era proprio perfetta, perché comunque era dopo Parigi e non c’erano altri impegni. Quando ho saputo che mi davano un wild card ero felicissima, lo dicevo a chiunque che sarei venuta qua a giocare. Mi piacerebbe sicuramente fare qualche torneo in più”.
“Poi il padel è comunque un grandissimo allenamento anche per il tennis”, spiega Errani che ribadisce di non avera lacuna intenzione di abbandonare il primo amore. “Risultati come quelli delle ultime settimane mi danno voglia di continuare. Se gioco così è difficile dire ‘smetto’. Poi il singolare e il doppio sono molto diversi e gli anni si fanno sentire quando giochi da sola”, ha detto riferendosi all’annuncio dato a Parigi che non giocherà più il torneo di singolare.
L’azzurra, che a Parigi ha conquistato l’anno scorso il primo oro olimpico nel tennis nella storia dell’Italia del doppio femminile, vorrebbe vederle anche il padel nel programma dei Giochi. “Lo spero tantissimo, penso che sia uno sport bellissimo, perché non metterlo? Sta crescendo tanto in tutti i Paesi, penso che la direzione sia quella giusta”, conclude.