venerdì, Luglio 18, 2025
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Schianto Air India: prime intercettazioni della scatola nera. Ecco tutte le ipotesi

AGI – Nuovi dettagli nell’inchiesta sull’incidente di Air India del mese scorso stanno spostando l’attenzione sul pilota senior presente nella cabina di pilotaggio. Come rivela il Wall Street Journal, sulla base di fonti vicine alla valutazione preliminare delle prove emerse durante le indagini, l’intercettazione della scatola nera, che registra il dialogo tra i due piloti del volo, indica come sia stato il più esperto dei due a provocare l’incidente disattivando gli interruttori che controllavano il flusso di carburante ai due motori dell’aereo. Il primo ufficiale che pilotava il Boeing 787 Dreamliner avrebbe chiesto al capitano, più esperto, perché avesse spostato gli interruttori in posizione “cutoff” dopo il decollo dalla pista. Dopo qualche momento di perplessità sarebbe poi andato nel panico, secondo le fonti, mentre il capitano sembrava rimanere calmo.

Un rapporto preliminare dell’inchiesta, pubblicato la scorsa settimana, aveva già riassunto lo scambio di battute, ma non specificando quale pilota abbia detto cosa. Il rapporto, redatto dall’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, invece afferma che un pilota avrebbe chiesto all’altro perché avesse spostato gli interruttori, mentre l’altro avrebbe negato di averlo fatto. Il rapporto non specifica se lo spegnimento degli interruttori sia stato accidentale o intenzionale.

I nuovi dettagli potrebbero contribuire a comprendere la sequenza degli eventi che hanno portato alla tragedia del 12 giugno e le azioni dei piloti, entrambi cresciuti con il sogno di volare. Il capitano, Sumeet Sabharwal, era un veterano di lunga data, mentre il primo ufficiale, Clive Kunder, aveva poco più di 30 anni.

Secondo i piloti statunitensi che hanno letto il rapporto delle autorità indiane, essendo il pilota attivo, Kunder avrebbe probabilmente avuto le mani occupate a tirare indietro i comandi del Dreamliner in quella fase del volo. Sabharwal, in qualità di pilota di monitoraggio, avrebbe avuto più probabilmente le mani libere mentre supervisionava l’operazione. Secondo il rapporto, gli interruttori sono stati azionati in successione, a distanza di un secondo l’uno dall’altro.

Circa 10 secondi dopo, entrambi gli interruttori sono stati riattivati. Ma l’aereo si è schiantato vicino all’aeroporto di Ahmedabad, uccidendo tutti i 242 a bordo tranne uno. Secondo il capo dell’Ufficio indiano per le indagini sugli incidenti aerei (Aaib), Godaba Venkata Gouri Yugandhar, e’ ancora troppo presto per giungere a “conclusioni definitive” sulle cause dello schianto del volo e l’inchiesta e’ ancora in corso. 

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