AGI – Seggi aperti dalle 7 di questa mattina in Veneto, Campania e Puglia. Si vota fino alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di lunedì. Chiamati a scegliere i nuovi governatori e i rispettivi consigli regionali sono circa 13 milioni di persone.
Si tratta dell’appuntamento che chiude il lungo turno elettorale partito con Marche e Valle d’Aosta (28 settembre) e proseguito con Calabria (5 ottobre) e Toscana (12 ottobre). Si dovrà attendere fino a lunedì pomeriggio per trarre il bilancio della sfida tra centrodestra e centrosinistra.
Ecco i candidati governatori nelle tre regioni al voto tra oggi e domani.
Campania
Sei i candidati in Campania per la presidenza della Regione. Poco più di 5 milioni di elettori sono chiamati a scegliere il successore di Vincenzo De Luca, l’esponente Pd per due mandati su quella poltrona, tra quattro ‘indipendenti’ – Carlo Arnese, all’inizio sostenuto da Forza del popolo; Stefano Bandecchi per ‘Dimensione Bandecchi’; Nicola Campanile del movimento ‘Per’; e Giuliano Granato per Campania popolare – e i due candidati delle coalizioni di centro sinistra e centrodestra.
La partita vera si gioca infatti tra Roberto Fico, ex presidente della Camera, fondatore a luglio 2005 di uno dei primi 40 meet up di Beppe Grillo, e ora presidente del comitato di garanzia dei cinque stelle, sostenuto da un campo largo che va dal Pd ai socialisti, dalla lista di De Luca, in passato mai tenero con lui e con il Movimento, e la Casa Riformista renziana; e il vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirelli (FdI), che ha compattato dietro di sé la maggioranza di governo.
Puglia
Per la presidenza della Regione Puglia, i componenti che partecipano alla corsa elettorale sono Antonio Decaro, Luigi Lobuono, Sabino Mangano e Ada Donno.
Il centrosinistra schiera il grande favorito, Antonio Decaro, europarlamentare e già sindaco di Bari. Decaro è sostenuto da una coalizione molto ampia di centro-sinistra formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Decaro Presidente, Per la Puglia, Avanti Popolari e Casa Riformista (composta da Italia Viva, Partito Socialista Italiano e Popolari), Democrazia Solidale e +Europa.
Il centrodestra, dopo una lunga riflessione conclusasi all’inizio di ottobre, ha scelto come frontman l’imprenditore Luigi Lobuono. L’ex presidente della Fiera del Levante potrà contare sull’appoggio di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega – Unione di Centro – Nuovo PSI e Noi Moderati.
Veneto
Sono cinque i candidati in corsa in Veneto per il dopo Zaia e sono: Stefani, Manildo, Rizzo, Bui, Szumski. A proseguire il solco tracciato da 15 anni di amministrazione Zaia nel segno della più aderente continuità è Alberto Stefani, enfant prodige in casa Lega a 33 anni, ex sindaco di Borgoricco (Padova) e attualmente deputato, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Liga Veneta Repubblica.
Il centrosinistra ha invece affidato la corsa a Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso che nel 2013 strappò la città veneta alla Lega dopo un ventennio di indiscusso predominio del Carroccio. Manildo è sostenuto da Partito Democratico, Le Civiche Venete, Movimento 5 Stelle, Uniti per Manildo, Alleanza Verdi Sinistra e Rifondazione comunista.
In corsa sono poi anche Fabio Bui, ex sindaco di Loreggia (Padova) ed ex presidente della Provincia di Padova con la lista ‘Popolari per il Veneto‘.
C’è anche Riccardo Szumski, ex medico radiato dall’ordine per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini e dell’uso del green pass durante il Covid, sostenuto da ‘Resistere Veneto‘.
Infine, Marco Rizzo, volto storico dei Comunisti Italiani, si presenta con la lista ‘Democrazia Sovrana e Popolare‘.



