AGI – I soccorritori esposti a livelli elevati di polveri e detriti particolati durante le operazioni di emergenza dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 al World Trade Center presentano un significativo aumento dell’incidenza di cancro ai polmoni rispetto a coloro che hanno avuto esposizioni più basse. Lo rivela uno studio guidato da Sean Clouston, della Stony Brook University di New York, riportato su JAMA.
I risultati suggeriscono un forte legame tra esposizione ambientale acuta e sviluppo di tumori polmonari anche a lungo termine. Lo studio ha seguito una coorte di soccorritori e persone presenti sul sito dopo l’attacco, valutando la correlazione tra il livello di esposizione a materiali tossici e l’insorgenza di cancro ai polmoni. I dati indicano che un’esposizione intensa alle polveri, spesso associata a detriti contenenti amianto, metalli pesanti e altre sostanze cancerogene, è significativamente associata a un rischio maggiore di tumori polmonari tra i soccorritori. I ricercatori raccomandano studi futuri per analizzare ulteriormente quali specifiche esposizioni dopo l’attacco 2001 contribuiscono maggiormente a questi rischi e per esaminare le variazioni istologiche dei tumori. Inoltre, è fondamentale comprendere come l’esposizione influenzi la prognosi dei pazienti affetti per migliorare interventi medici e prevenzione.
Le evidenze confermano l’importanza di monitoraggi sanitari costanti e programmi di screening dedicati ai soccorritori e agli esposti a lungo termine, per individuare precocemente malattie correlate all’evento traumatico.