AGI – Shein, azienda cinese fondata nel 2008, è oggi uno dei principali attori nel mercato globale dell’abbigliamento online. Nata a Nanchino, la società ha consolidato la propria posizione puntando su una combinazione di produzione rapida, marketing digitale aggressivo e prezzi estremamente competitivi. A differenza di marchi fast fashion tradizionali, Shein opera come una piattaforma digitale che integra direttamente analisi dei dati, progettazione e logistica. Ogni giorno vengono messi in vendita migliaia di nuovi articoli, prodotti inizialmente in piccole quantità e successivamente replicati in base alla domanda.
Il sistema consente una risposta quasi immediata alle tendenze individuate sui social, con un ciclo di progettazione e vendita che può concludersi in pochi giorni. La catena di fornitura è gestita attraverso un’ampia rete di fornitori terzi, perlopiù in Cina, che operano con margini molto stretti e tempistiche accelerate.
Il successo commerciale di Shein è accompagnato da numerose criticità.
Inchieste indipendenti e reportage televisivi hanno evidenziato condizioni di lavoro precarie in diversi stabilimenti che riforniscono la piattaforma: orari di lavoro non regolamentati, salari bassi e scarsa sicurezza. Shein ha dichiarato di voler migliorare la propria filiera, ma attualmente non pubblica in modo trasparente i nomi dei fornitori né i risultati degli audit interni.
Sul piano ambientale, il modello “ultra fast fashion” si traduce in una produzione intensiva e in un consumo usa-e-getta. Nonostante l’azienda abbia avviato alcune iniziative di responsabilità sociale, tra cui capsule collection “sostenibili” e donazioni a organizzazioni ambientali, tali progetti appaiono marginali rispetto alla scala delle attività complessive. Shein è oggi una delle piattaforme di moda online più utilizzate tra i consumatori sotto i 30 anni, in particolare negli Stati Uniti e in Europa.