AGI – Stamattina si apriranno le porte del carcere per l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, a quasi un mese dalla sua condanna per associazione a delinquere nel processo libico. La sua famiglia ha indetto una manifestazione di sostegno e fuori dalla sua abitazione un centinaio di persone intonano “La Marseillaise”, l’inno nazionale francese.
Condannato il 25 settembre a cinque anni di reclusione con esecuzione provvisoria e mandato di arresto differito nel caso libico, l’ex capo di Stato, ora conferenziere e consulente di lusso, non dovrebbe tuttavia vedere calare i suoi affari dopo la condanna.
Uscito di casa tra gli applausi
Alle 9.30 l’ex presidente ha lasciato la sua abitazione per dirigersi verso il carcere, scortato dalla Polizia. È uscito stringendo la mano della moglie Carla Bruni, e la folla li ha salutati con un applauso.
La “discussa” visita a Macron
Alla vigilia della sua incarcerazione Sarkozy è stato ricevuto all’Eliseo da Emmanuel Macron. Un invito presidenziale che ha suscitato molte polemiche. Secondo il primo segretario del Partito socialista, è “un’anomalia, una pressione sulla giustizia”.
“Vederlo ricevuto dal capo dello Stato, vedere il ministro della Giustizia annunciare che andrà a trovarlo in prigione, è ovviamente una pressione esercitata sulla magistratura che non è assolutamente normale. È dare l’impressione che esistano imputati di natura diversa”, aggiunge, affermando che l’indipendenza della giustizia è sotto attacco.
I legali di Sarkozy pronti a presentare una richiesta di scarcerazione
Una richiesta di scarcerazione sarà presentata dai legali di Nicolas Sarkozy, “molto rapidamente”. Lo dice uno degli avvocati dell’ex presidente atteso a breve nel carcere de La Santè.
“Alle 10 del mattino sarà in carcere preventivo”, ma una richiesta di scarcerazione sarà presentata dagli avvocati “molto rapidamente”, ha dichiarato l’avvocato Christophe Ingrain su BFMTV-RMC. “Obiettivamente non c’è alcun motivo per cui la Corte d’Appello debba rifiutare questa scarcerazione, ma c’è incertezza giuridica e la affronteremo”.
“Non ci sarà alcun trattamento preferenziale; la sua richiesta sarà esaminata entro i tempi medi, che sono di un mese. In ogni caso, Nicolas Sarkozy trascorrerà dalle tre settimane a un mese in detenzione prima che la Corte d’Appello si pronunci”, ha aggiunto.
Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell’Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone