venerdì, Dicembre 19, 2025
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Si suicida in carcere Stefano Argentino: a marzo aveva ucciso Sara Campanella

AGI – È stato trovato senza vita, Stefano Argentino, il giovane di Noto detenuto nel carcere di Messina per il femminicidio di Sara Campanella, la studentessa di 22 anni di Misilmeri uccisa a Messina il 31 marzo scorso. Il giovane si sarebbe suicidato. Sembra che si sia allontanato dagli altri detenuti e poi è stato ritrovato morto dagli agenti della polizia penitenziaria. La procura messinese ha aperto un’inchiesta.

Le indagini

A inchiodare il ragazzo le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Alle 17.15, del 31 marzo, si vede la studentessa uscire dal Policlinico universitario presso il quale stava svolgendo un tirocinio. La ragazza passeggia accanto a quello che secondo le indagini è il suo assassino. I due si fermano qualche istante nei pressi di un’area di servizio per discutere.

 

 

Poi Sara prosegue la passeggiata diretta alla fermata del bus ma viene raggiunta alle spalle dall’uomo, prova a divincolarsi e a fuggire, poi le urla e le accoltellate. L’ultima, quella letale, al collo. Sara percorre una manciata di metri prima di accasciarsi a terra priva di vita. Stefano Argentino, 27enne di Noto (Siracusa), iscritto alla stessa facoltà dove studiava la vittima, fermato dai carabinieri dopo 5 ore di fuga nel B&B della famiglia.

La confessione

“Non è sceso in particolari, sono due tragedie, una immensa e irreparabile che è quella di Sara, alla cui famiglia va il nostro pensiero, e quella di un’altra famiglia che si trova in questa situazione così difficile”. A dirlo l’avvocato Raffaele Leone, al termine dell’interrogatorio di Argentino. “Ha risposto ad alcune domande che sostanzialmente sono state risposte conferma degli adempimenti”, ha aggiunto il legale.

 

 

 

 

 

 

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