AGI – Contestazione di un gruppo di studentesse del Liceo Caravaggio a “Più libri più liberi” davanti allo stand di ‘Passaggio al Bosco’, la casa editrice accusata di pubblicare libri neofascisti e neonazisti. Le giovani hanno chiesto agli espositori: “Voi siete d’accordo con questo libro?”, riferendosi ad alcuni volumi su Charlie Kirk e sul ruolo delle donne evidenziato in “Radiografia del femminismo”. “Questo libro non l’ho letto”, la replica del venditore presente al banco.
Le studentesse hanno poi spiegato ai cronisti: “Noi non siamo d’accordo con nulla di ciò che pubblicano. Nemmeno con la loro idea del ruolo della donna. Ci sono testi neonazisti, o che parlano di Kirk che certo non era un eroe della patria. Siamo d’accordo con Zerocalcare, che non è venuto”.
Accanto alla protesta, però, lo stand continua ad attirare anche curiosi: c’è chi si ferma a sfogliare i libri e chi decide di comprarli, scattando perfino selfie insieme ai ragazzi dello stand. Interrogato sul motivo dell’acquisto, un visitatore ha spiegato: “Sono qua e ho comprato questi libri perché voglio leggerli”.
Presente anche il segretario Ugl Francesco Paolo Capone, che ai cronisti spiega: “È un editore: finché l’editoria è libera e non soggetta a chiusure, chi legge vuole capire e non si ferma all’esterno di una polemica”, interviene parlando delle contestazioni per la presenza di ‘Passaggio al bosco Edizioni’ alla fiera. Sul ritiro del Comune di Roma dalla fiera, Capone parla apertamente di scelta politica: “In Italia c’è un gioco a polarizzare lo scontro tra destra e sinistra. È una decisione libera del Comune. Ma davvero cambia qualcosa se entra o non entra? Mettiamo le cose per come sono: è una polemica politica.”



