AGI – “Non abbiamo mai sentito parlare di spese di 750mila euro ne’ di dieci macchine, come riportato da alcuni media. Nel decreto di perquisizione non si fa riferimento ne’ alla prime ne’ alle seconde”. Lo dice all’AGI l’avvocato Massimo Dinoia che, assieme al collega Fabrizio Testa, difende il pm di Milano Pietro Paolo Mazza indagato per corruzione e peculato nell’indagine sul ‘Sistema Pavia’, un ramificato intreccio di malaffare che coinvolgerebbe anche la magistratura nella cittadina lombarda, compreso l’ex procurato Mario Venditti che si occupò del caso Garlasco.
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