venerdì, Settembre 12, 2025
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Solo il 5% degli adulti segue la dieta mediterranea

AGI – Solo il 5% degli italiani adulti segue la dieta mediterranea e, alla base di questo trend, non ci sono ragioni economiche, ma principalmente i ritmi di vita e la mancanza di tempo. È quanto è emerso da un programma di monitoraggio illustrato dal direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e dell’invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità, Marco Silano, nel corso della seconda giornata della Conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli, organizzata dal ministero degli Esteri in occasione delle celebrazioni per i 2.500 dalla fondazione di Napoli e in programma fino a domani in diverse località della città.

Motivazioni della scarsa adesione

Il monitoraggio basato su una serie di ‘score’ validati scientificamente riporta che solo un italiano adulto su venti, in tutto il Paese, indipendentemente dalla zona geografica di nascita e di provenienza, segue questo modello nutrizionale. “Il primo motivo – spiega Silano all’AGI – è la mancanza di tempo: la dieta mediterranea richiede tempo, perché bisogna comprare tutti i giorni prodotti freschi e legati al territorio, che sono anche facilmente deperibili. La preparazione richiede inoltre tempi lunghi di cottura e manipolazione degli alimenti e anche il consumo richiede tempi lunghi, perché è legato alla convivialità“.

Strategie per invertire il trend

Alla base di questa bassa aderenza non ci sono quindi questioni economiche, evidenzia Silano. Come agire per invertire il trend? “Si deve intervenire con l’educazione e l’informazione – sottolinea – e poi bisogna recuperare un po’ di lentezza. Basti pensare che la domenica a pranzo ci sarebbe tutto il tempo per consumare almeno un pasto secondo la dieta mediterranea, ma ormai la domenica non mangia più nessuno a casa, un po’ perché sono cambiati i comportamenti, un po’ per pressioni esterne. Una volta la domenica si stava tutti insieme a casa e si invitavano i parenti, oggi questa abitudine si è completamente persa. È il momento di recuperarla”.

Il ruolo delle nuove generazioni

Le note positive e incoraggianti arrivano dalle nuove generazioni: “Restando sempre tra gli ultra 17enni – rivela Silano – i più giovani stanno recuperando l’aderenza alla dieta mediterranea, soprattutto per quanto riguarda il mangiare bene e fare attenzione ai prodotti ultraprocessati. Le nuove generazioni stanno recuperando”.

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