AGI – Attendere la pubblicazione delle motivazioni della delibera adottata ieri dalla Corte dei Conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sul Ponte sullo Stretto e solo dopo averne esaminato nel dettaglio i contenuti, “replicare puntualmente a ciascun rilievo, utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento“. Al termine della riunione d’urgenza convocata dalla premier Meloni a Palazzo Chigi, arriva la nota ufficiale con cui, sottolineando che “rimane fermo l’obiettivo, pienamente condiviso dall’intero Esecutivo, di procedere con la realizzazione dell’opera“, si rimanda ogni azione a dopo la lettura delle motivazioni dei magistrati contabili.
La riunione si è svolta questa mattina a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vicepresidenti Matteo Salvini e Antonio Tajani (in videocollegamento perché è attualmente impegnato in una missione verso il Niger, insieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi) e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.,
Al termine della riunione a parlare con la stampa è Matteo Salvini. Il ministro e vicepremier, che ieri ha parlato di “decisione della Corte dei Conti che appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico”, dopo il vertice a Palazzo Chigi preferisce smorzare i toni: “Ci sono decine di migliaia di posti di lavoro in ballo quindi, senza nessuno scontro tra poteri dello Stato, daremo tutte le informazioni che ci vengono richieste”.
Poi aggiunge: “Siamo determinati a portare avanti” il lavoro sul Ponte sullo Stretto “convinti di poter rispondere punto su punto alla Corte dei Conti”, dice Matteo Salvini ai giornalisti. “Il mio obiettivo è realizzare un Ponte che non è di Salvini ma degli italiani“, aggiunge il vicepremier e ministro delle Infrastrutture.
Al termine della riunione di governo a Palazzo Chigi l’amministratore delegato dello Stretto di Messina, Pietro Ciucci ha spiegato di non capire la decisione della Corte dei Conti. “Siamo convinti, tecnicamente, e io sono un tecnico, non sono un politico, di aver rispettato tutte le normative italiane e europee al massimo dell’impegno“: “Credo, senza retorica – continua – che nessun progetto infrastrutturale italiano ha avuto tanta attenzione a tutte le procedure, comprese quelle procedure ambientali ed europee, le valutazioni di incidenza, e tutti i siti protetti. Nessun progetto ha avuto un’attenzione di questo genere“, aggiunge.
“Faccio fatica veramente a capire quale tra i rilievi che ci sono stati presentati a cui abbiamo risposto possa aver determinato questa decisione – ha concluso – ma nel momento in cui la conosceremo non avremo problemi a dare ulteriori documentazioni e se necessarie ulteriori spiegazioni“, conclude.



