lunedì, Dicembre 15, 2025
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Sulla Manovra stallo in Commisione Bilancio del Senato, attese le ultime modifiche

AGI – Si allungano ulteriormente i tempi per arrivare al via libera alla manovra in Commissione Bilancio in Senato. Mancano ancora i testi delle ultime proposte di riformulazione da parte del governo, a partire da quelli sulla titolarità della riserva aurea di Bankitalia e sull’estensione triennale della norma sull’iperammortamento, come richiesto dalle associazioni di impresa. La seduta di Commissione in programma per la tarda serata di oggi è slittata a domani, così come gli incontri tra il governo e le singole forze politiche parlamentari.

Il capogruppo Pd in Senato Francesco Boccia parla di “bullismo istituzionale” e di “umiliazione del Parlamento che assiste alla guerra intestina tra i partiti” di governo. Oggi sono state depositate le riformulazioni in materia di enti locali, dove spicca la norma per l’uscita di Roma Capitale dal fondo di perequazione e la fissazione dell’importo annuo per l’Imu trattenuto dalle Entrate in modo da garantire maggiore certezza dei finanziamenti al Campidoglio, in considerazione della sua complessità contabile. Sono previsti anche 250 milioni in 3 anni per Regioni e Province autonome.

I tempi per l’approvazione in Senato

“Stiamo completando le riformulazioni e i pareri sui segnalati per arrivare con un quadro completo così come ci è stato chiesto anche dalle opposizioni. Domani si completerà il quadro, nel pomeriggio inizieremo a votare”, spiega uno dei relatori, il senatore di FdI Guido Quintino Liris. Liris assicura che, se c’è correttezza e un quadro completo, i tempi per l’approvazione possono essere rapidi. Il testo era calendarizzato in Aula a Palazzo Madama a partire da domani. La Commissione ha sedute programmate fino a sabato prossimo, con l’obiettivo di approvare al Senato entro il 22 dicembre.

Nodi cruciali: tassazione, contante e rai

Nel frattempo, l’attenzione si concentra sulla tassazione di 2 euro per i piccoli pacchi sotto i 150 euro provenienti da fuori UE. Questa norma, contenuta nel maxi pacchetto di riformulazioni (modifiche del valore di 1 miliardo a saldi invariati), rischia di scontrarsi con l’imposizione di una tariffa di 3 euro varata dalla Commissione UE, creando un potenziale rischio di doppia tassazione in Italia. Il senatore Liris ha specificato che si procederà solo in caso di compatibilità con l’Europa.

Altri nodi da sciogliere riguardano l’innalzamento del limite massimo per l’uso del contante, che passerebbe da 5.000 a 10.000 euro, subordinato al pagamento di un bollo da 500 euro. Inoltre, è prevista la razionalizzazione della spesa Rai (30 milioni di euro per il prossimo triennio) e la riduzione dei fondi per tv e radio locali, misura per la quale FdI ha depositato un subemendamento per la cancellazione.

La disputa politica tra meloni e schlein

La premier Giorgia Meloni e la segretaria Pd Elly Schlein hanno proseguito nella disputa a distanza sulla manovra, concentrandosi più sul piano politico che sul merito del testo. La leader di FdI ha criticato chi “fa il comunista con il ceto medio e il turbo capitalista a favore dei potenti” e ha definito un “totale fallimento” lo sciopero Cgil contro la manovra, etichettata come “ingiusta”.

La segretaria Dem, invece, ha incalzato la premier, invitandola a “uscire da Palazzo Chigi” per rendersi conto della situazione economica degli italiani, sostenendo che “il frigo degli italiani è sempre più vuoto”.

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