AGI – “Anche noi siamo convinti che una soluzione non sia quella di inviare i militari italiani in Ucraina“. Cosi’ il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del Meeting di Rimini. Il raggiungimento della pace, osserva il leader di Forza Italia, “è un lavoro difficile: deve prevalere il buon senso, noi stiamo facendo tutto ciò che è nostre possibilità. Il governo italiano che insieme all’Unione Europea lavora anche con gli Stati Uniti Io ho sempre detto che non era facile, non bisogna mai cedere ai facili entusiasmi, bisogna essere determinati nella costruzione della pace. Oggi è la festa nazionale dell’Ucraina, il giorno della sua indipendenza dall’Unione Sovietica, è giusto difendere l’indipendenza di questo Paese, far sì che possa vivere anche in futuro in pace, e una pace che sia una pace è giusta perché si possa anche porre a tante morti tra i combattenti ucraini e tra i combattenti russi”, sottolinea il capo della diplomazia italiana.
Tornando all’ipotesi truppe, “abbiamo sempre detto che semmai era più giusto provare una soluzione che garantisse la sicurezza dell’Ucraina con un modello tipo l’articolo 5 della Nato, che possa garantire con un’azione in mutuo soccorso in futuro la sicurezza di questo paese che è stato attaccato dalla Federazione Russa. Avevamo anche detto che eravamo pronti a mandare i militari in caso ci fosse stata una zona cuscinetto guidata dalle Nazioni Unite ma non sappiamo se questa sarà una ipotesi fattibile”, argomenta Tajani.
Salvini? Si vince con forza idee
“La politica estera la fanno il presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri e se si devono far valere delle ragioni, come ho detto, si vince con la forza delle idee, non con la violenza delle parole”. Ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, replicando a chi gli chiedeva un commento sulla querelle Salvini-Macron.
“Io uso sempre toni calmi: bisogna sempre ricordare che la forza delle idee in politica conta più della violenza delle parole. Quindi se si vuole vincere bisogna usare la forza delle idee. Quello che io ho sempre cercato di fare per prevalere”, ha aggiunto.
Tutti impegnati per pace, non demordere
“Costruire la pace: in questo momento siamo tutti impegnati per questo. Non è facile sia in Medio Oriente sia in Ucraina, pero’ bisogna sempre non demordere. Dobbiamo andare avanti, lavorare perché poi quando ci sono delle idee giuste vanno difese, bisogna combattere per loro”. Ha sottolineato il ministro Tajani.
“Ci vorrà tempo, – ha aggiunto – ma alla fine vincerà la pace. I mattoni nuovi – ha detto facendo riferimento al tema della kermesse riminese ‘Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi’ – sono l’impegno di tutti quanti noi, le idee, perché sono tante le persone di buona volontà, tanti costruttori di pace e alla fine ‘non prevalebunt’, appunto, quelli che vogliono distruggere la pace”.
Tajani a riunione Esteri G7,lavoriamo a solide garanzie
In collegamento dal Meeting di Rimini, il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, ha partecipato a un incontro dei ministri degli Esteri del G7 sull’Ucraina, in occasione della Giornata dell’Indipendenza ucraina. Lo riferisce una nota della Farnesina, precisando che all’incontro ha preso parte anche il ministro degli Affari Esteri ucraino, Andrii Sybiha.
“L’unità transatlantica è fondamentale per rafforzare il percorso che porta alle trattative con Mosca. Oggi con i miei colleghi G7 abbiamo dato un forte segnale politico di sostegno al ministro ucraino per raggiungere una pace giusta e duratura, fondata sulle decisioni sovrane ucraine. Lavoriamo per solide garanzie di sicurezza, che dovranno favorire la pace e la stabilità in Europa”, ha commentato il ministro.
Il vice premier Tajani ha anche manifestato la disponibilità italiana a contribuire in maniera concreta ed è stata ricordata la proposta di un meccanismo di sicurezza collettivo modellato sull’art. 5 del Trattato istitutivo della Nato.
Sul fronte della ricostruzione, Tajani ha ricordato la Conferenza sull’Ucraina ospitata a luglio a Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 imprese e raccolto 10 miliardi di Euro con piu’ di 200 accordi firmati. Il ministro degli Esteri ha infine ricordato l’impegno dell’Italia sui temi umanitari legati al conflitto, in particolare per il ritorno dei bambini ucraini. Tajani ha voluto sottolineare al ministro Sybiha che la facciata della Farnesina e quella del Colosseo saranno illuminate stasera con i colori della bandiera ucraina. “Oggi la vostra bandiera e’ la nostra bandiera. Oggi rendiamo omaggio alla forza e al coraggio del vostro popolo”, ha concluso.