AGI – Continua l’annata più nera di Matteo Berrettini. Il tennista romano, sceso recentemente in classifica mondiale, fino al gradino numero 59, è al quinto forfait consecutivo, il più doloroso. L’azzurro salterà infatti gli US Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, al via il 24 agosto sui campi in cemento del Flushing Meadows Park, a New York. Berrettini, dopo il ritiro a Roma, al terzo turno degli Internazionali d’Italia, contro Casper Ruud, mentre era sotto 7-5 2-0, ha giocato soltanto un’esibizione, contro Luciano Darderi, a Hurlingham (nel Regno Unito) e poi si è arreso all’esordio a Wimbledon.
Da allora ha saltato i tornei di Gstaad e di Kitzbuehel, dove avrebbe dovuto difendere i titoli vinti nel 2024, e poi i Masters 1000 di Toronto e di Cincinnati, attualmente in scena. Nel frattempo si era visto sui social sorridente, a fine luglio, dopo una sessione di allenamento congiunta con il numero uno del mondo Jannik Sinner, svolta a Montecarlo.
Il fisico fragile di Berrettini e i precedenti infortuni
Questa immagine aveva fatto ben sperare gli appassionati italiani di tennis, che contavano in un suo recupero in vista del Major di New York. Niente da fare, invece. Ancora una volta Berrettini è costretto ad ascoltare il suo fisico. Un fisico possente ma fragile, che troppo spesso nell’arco della sua carriera lo ha obbligato, suo malgrado, a fermarsi.
Proprio come successo nel 2016, con sei mesi di stop per un infortunio al ginocchio sinistro, nel 2019, per problemi alla caviglia, e tante altre volte, soprattutto nel 2021, il suo anno d’oro, nel quale è stato il primo italiano a raggiungere la finale a Wimbledon, prima di Jannik Sinner, trionfatore quest’anno. In quella stagione era lanciatissimo ma ha saltato per un infortunio i Giochi Olimpici di Tokyo. Poi, per un problema al collo, ha rinunciato al Masters 1000 di Parigi-Bercy e infine, per un infortunio agli addominali, si è dovuto ritirare dalle ATP Finals di Torino, venendo sostituito proprio da Sinner, in quello che oggi più che mai viene visto come un ideale passaggio di testimone.
Un futuro incerto per il tennista romano
Un tennista forte, il romano, giunto nel 2022 fino al sesto posto del ranking internazionale e poi sempre condizionato da guai fisici, come nel 2023, quando si è infortunato alla caviglia destra proprio al secondo turno degli US Open e ha dovuto rinunciare alla Coppa Davis, poi vinta dall’Italia. Nel 2024 il ritorno sulle scene: tre titoli ATP vinti e la Davis conquistata da protagonista sul campo, al fianco di Sinner e degli altri azzurri. Adesso il 2025 sempre più nero, nel quale destano sempre più preoccupazione le parole con le quali Berrettini si è congedato da Wimbledon: “Sono stanco, devo decidere cosa fare del mio futuro”. Il tennis italiano e gli appassionati attendono ora risposte.