AGI – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito “di essere deluso, ma di non aver finito con Vladimir Putin”. In una telefonata con la BBC, il presidente degli Stati Uniti è stato incalzato sul fatto che si fidi del leader russo e ha risposto: “Non mi fido quasi di nessuno“. Trump ha parlato poche ore dopo aver annunciato l’intenzione di inviare armi all’Ucraina e di applicare severi dazi alla Russia se non si dovesse raggiungere un accordo di cessate il fuoco entro 50 giorni.
Appena incontrato il segretario della Nato Mark Rutte alla Casa Bianca, il presidente ha trascorso una parte significativa dell’intervista, durata circa venti minuti, descrivendo la sua delusione nei confronti del leader russo. Incalzato su come convincere Putin a “fermare lo spargimento di sangue”, il presidente degli Stati Uniti ha detto: “Ci stiamo lavorando”.
Medvedev: “Ultimatum di Trump? Teatrale”
Per Mosca l’ultimatum del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Russia “è teatrale”. Lo ha affermato l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, da sempre vicino a Vladimir Putin, aggiungendo che a Mosca “non importa” quanto detto da Trump, il quale ha annunciato ieri che invierà armi all’Ucraina e ha avvertito che imporrà sanzioni a Mosca se non si raggiungerà un accordo per porre fine alla guerra entro 50 giorni.
Missili Tomahawk in Ucraina
Il presidente degli Stati Unitha preso in considerazione il trasferimento di missili Tomahawk in Ucraina per aumentare la pressione sulla Russia. Lo rivela il Washington Post, secondo cui Trump starebbe valutando la possibilità di inviare missili le stesse armi utilizzate contro obiettivi iraniani il mese scorso. Se lanciati dall’Ucraina, questi potrebbero colpire Mosca e San Pietroburgo.
Tuttavia, le fonti dicono che i Tomahawk sono fuori dalla lista di consegna per ora. “Potrebbero essere schierati in seguito se Trump vuole ancora più influenza”, ha sottolineato il Post. Nel frattempo, una fonte informata ha dichiarato che Trump è pronto ad autorizzare l’uso di 18 missili ATACMS a lungo raggio ora in Ucraina alla loro portata completa di 300 chilometri. Sebbene questi missili non possano raggiungere Mosca o San Pietroburgo, consentirebbero attacchi su basi militari, aeroporti e depositi di rifornimenti all’interno della Russia che ora sono fuori portata.