AGI – Tilli Tanit, un laboratorio di ricamo fondato a Mahdia, in Tunisia, da Nejib Belhaj, incarna un perfetto equilibrio tra tradizione artigianale e innovazione sociale, offrendo opportunità professionali e promuovendo al contempo il know-how ancestrale. Supportato dal progetto “Sumud – Resilienza, Innovazione e Sostenibilità per le Micro, Piccole e Medie Imprese Artigianali, Agricole e Turistiche in Tunisia”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e realizzato da Oxfam Italia in partnership con Avsi, Regione Toscana, Shanti e l’Associazione per l’Agricoltura Sostenibile (Apad), questa iniziativa rappresenta un modello di successo.
“Più che un semplice laboratorio, Tilli Tanit è un luogo di incontro tra patrimonio culturale, innovazione contemporanea e impegno sociale”, affermano Sarah Corti, Responsabile Comunicazione di Aics Tunisi, e Carlotta Fiorino, Responsabile Programma per il Settore Sviluppo Rurale in Tunisia di Aics Tunisi. Fin dalla sua creazione nel 2014, il laboratorio si è posto l’obiettivo di promuovere il know-how tessile di Mahdia, offrendo al contempo opportunità professionali dignitose e stabili alle artigiane della regione.
Il fondatore, Nejib Belhaj, è cresciuto circondato dal ricamo, imparando l’arte dell’ago e del filo fin da piccolo da sua madre e sua nonna. Oggi, il laboratorio impiega cinque persone, di cui quattro donne, in uno spirito di solidarietà e flessibilità. Nejib si occupa della direzione artistica e delle relazioni con i clienti, mentre sua sorella Zahra si occupa dell’amministrazione e delle finanze. Tilli Tanit si distingue per la sua produzione artigianale contemporanea e di alta qualità.
Ogni pezzo è realizzato a mano con grande cura, utilizzando materie prime locali come rafia, viscosa e lana, oltre a materiali non convenzionali come la plastica, in un approccio che coniuga sostenibilità e creatività. Il laboratorio produce dipinti ricamati, tessuti decorativi e pezzi unici, spesso in collaborazione con artisti, designer o concept store.
Grazie al supporto del progetto Sumud, Tilli Tanit ha compiuto un significativo passo avanti nel suo sviluppo. Il progetto ha contribuito a rafforzare l’organizzazione interna, ottimizzare la gestione dell’inventario e gettare le basi per la creazione di un sito di vendita online, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio e diversificato. L’impatto di Sumud si è esteso anche alla professionalizzazione della strategia di comunicazione del laboratorio, spaziando dalla creazione di un’identità visiva coerente e dalla produzione di contenuti che valorizzassero il lavoro degli artigiani, all’avvio di collaborazioni con influencer e partner internazionali nei settori dell’arte, della moda e del design.
“Ringrazio la Cooperazione Italiana per il suo prezioso supporto. Questa partnership apre nuove prospettive e ci aiuta a promuovere il lavoro degli artigiani, preservando al contempo il nostro patrimonio culturale. È un vero motore di crescita e di impatto all’interno della nostra comunità”, ha affermato Nejib. Nejib ha delineato due direzioni future: offrire opportunità di inserimento professionale alle donne in situazioni di particolare vulnerabilità (ad esempio, in stato di detenzione o senza sostegno economico) attraverso il ricamo e creare un laboratorio-scuola per trasmettere il suo know-how e avvicinare le nuove generazioni a questa professione ancora sottovalutata.