AGI – Una donna di 54 anni è stata uccisa questa mattina sul suo posto di lavoro dall’ex marito che si è poi dato alla fuga. È successo a La Spezia, nella zona nord della città, in via Genova. L’uomo, un 57enne, si è costituito poco dopo aver tolto la vita alla donna che lavorava come governante in una villa. L’uomo è stato portato nella caserma dei carabinieri di Ceparana.Le indagini sono coordinate dal pm di turno, Claudia Merlino.
Uccisa davanti a una testimone
Il 57enne ha fatto irruzione nella villa, dove si trovava anche la proprietaria, ha avuto una discussione accesa con l’ex moglie e poi ha estratto un coltello colpendola più volte. È fuggito lasciando la donna esanime.
La donna aveva già denunciato l’uomo, al quale erano stati imposti dallo scorso giugno il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico, che però aveva mostrato segni di cattivo funzionamento. I problemi del dispositivo sarebbero stati segnalati.
L’allarme è stato dato intorno alle 11 dalla proprietaria della villetta che ha chiesto l’intervento del 112. Un’ambulanza e un’automedica hanno raggiunto in breve tempo via Genova, ma ogni tentativo di rianimare la 54enne si è rivelato vano.
L’assessore Ferro, “mai abbassare la guardia”
“L’ennesima aggressione che oggi ha colpito una donna che stava svolgendo il suo lavoro ci addolora profondamente e ci richiama alla responsabilità di non abbassare mai la guardia. Alla famiglia della vittima esprimo, a nome mio e della Regione Liguria, il più sincero cordoglio”. Lo ha dichiarato l’assessore alle pari opportunità Simona Ferro, dopo il femminicidio di oggi a La Spezia.
“Di fronte a simili tragedie – prosegue Ferro – è necessario un impegno costante delle istituzioni, delle forze dell’ordine e della società civile per prevenire e contrastare la violenza di genere, sostenendo concretamente le donne che chiedono aiuto e rafforzando la rete di protezione. La Regione Liguria è quotidianamente impegnata in questo lavoro, anche attraverso il sostegno ai centri antiviolenza presenti sul territorio, affinchè ogni donna possa trovare ascolto, protezione e vie concrete di uscita da situazioni di pericolo ai primi segnali di allarme, che non vanno mai sottovalutati. La cultura del rispetto e della parità deve diventare un patrimonio condiviso, perchè nessuna donna debba più vivere nella paura”.