giovedì, Dicembre 11, 2025
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Uccise moglie per 250 euro: negati all’uomo gli arresti domiciliari

AGI – La perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’assise di Alessandria ha accertato che Giovanni Salamone, 62 anni, soffre di disturbi di natura psichiatrica, ma non tali da essere incompatibili con la detenzione in carcere. E potrebbe uccidere ancora. I giudici hanno quindi respinto la nuova richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla difesa, confermando la custodia in cella dell’uomo, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Patrizia Russo, 53 anni, uccisa il 16 ottobre 2023 a coltellate nella loro abitazione di Solero, in Piemonte, dove la coppia si era trasferita per lavoro. La causa scatenante sarebbe stato il rifiuto della donna di consegnargli 250 euro per coprire una scopertura sul conto corrente.

La perizia, affidata alla psichiatra Sarah Di Marco, ha riconosciuto la presenza di disturbi depressivi e ansiosi, ma ha escluso che queste condizioni compromettano la capacità di Salamone di restare in regime carcerario. Secondo la Corte, la brutalità del delitto e le modalità con cui è stato commesso rendono ancora concreto il rischio di reiterazione del reato. L’uomo, dopo aver colpito la moglie con numerose coltellate, aveva chiamato i carabinieri confessando l’omicidio. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe legato a problemi economici e a una situazione familiare segnata da tensioni e difficoltà finanziarie aggravate dalle problematiche psichiatriche dell’uomo che, tuttavia, secondo i giudici non avrebbero inciso sulla capacita’ di intendere e volere. 

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