AGI – Si chiama Android Earthquake Alerts (AEA), è un sistema che sfrutta i sensori dei telefoni per rilevare l’attività sismica e inviare avvisi di allerta precoce agli utenti prima che inizino scosse pericolose. A descrivere le promettenti prestazioni di questo approccio sulla rivista Science gli scienziati dell’Università della California a Berkeley e di Google LLC. Il team, guidato da Richard M. Allen, ha sviluppato un sistema globale di rilevamento e allerta precoce dei terremoti che si basa sulle informazioni raccolte dagli smartphone.
Secondo quanto riportato dagli autori, AEA è associato a un’efficacia paragonabile a quella delle reti sismiche tradizionali. Attualmente, spiegano gli esperti, i terremoti sono ancora molto difficili da prevedere, e continuano a rappresentare una serie minaccia per le comunità del mondo. I sistemi di allerta precoce attuali (EEW) si basano spesso su reti sismiche permanenti, ma in molti paesi a rischio non esistono monitoraggi attivi.
L’uso diffuso di smartphone a livello globale potrebbe rappresentare una potente piattaforma per il rilevamento sismico. Sebbene i sensori degli smartphone non siano precisi come quelli delle stazioni sismiche tradizionali, sono comunque in grado di identificare le scosse del terreno durante eventi di notevole entità. Il gruppo di ricerca riporta le prestazioni di un sistema globale di rilevamento e allerta terremoti che sfrutta la rete esistente di smartphone Android.
Secondo gli autori, questa funzionalità è integrata di default nei telefoni Android, che costituiscono circa il 70% dei dispositivi a livello globale. Lanciato nel 2021, AEA ha identificato una media di 312 terremoti al mese, con magnitudo variabile da 1,9 a 7,8 in 98 paesi. In caso di magnitudo superiore a 4,5 il sistema inviava avvisi agli utenti, per un totale di 18 milioni di notifiche alert al mese.
Il feedback degli utenti indica che l’85% del campione ha avvertito scosse di terremoto, con il 36% che ha ricevuto il messaggio prima, il 28% durante e il 23 per cento dopo l’inizio del movimento del suolo. “AEA – scrivono gli autori – dimostra che gli smartphone distribuiti a livello globale possono essere utilizzati per rilevare terremoti e emettere allerte su larga scala con un’efficacia paragonabile ai sistemi nazionali consolidati”. “I terremoti ad alta magnitudo – concludono – rimangono i più importanti e impegnativi per tutti i sistemi di allerta precoce, e l’implementazione globale di questo approccio potrebbe migliorare le capacità di rilevamento, garantendo una rapida raccolta di dati su larga scala”.