venerdì, Giugno 6, 2025
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Vivere con un cane previene il rischio di eczema nei bambini

AGI – Secondo uno studio, avere un cane in casa potrebbe aiutare a prevenire l’eczema nei bambini geneticamente predisposti a questa condizione. I ricercatori affermano che i bambini con una mutazione nel DNA che aumenta la probabilità di sviluppare l’eczema avevano meno probabilità di sviluppare la malattia se erano stati esposti a un cane durante la prima infanzia. Secondo gli esperti, queste scoperte forniscono nuove informazioni sulle possibili cause dell’eczema nei bambini e su come i fattori ambientali possano influenzare il rischio genetico. Lo studio non ha preso in esame l’effetto dell’esposizione al cane nel trattamento dell’eczema esistente e gli esperti avvertono che l’introduzione di un cane potrebbe peggiorare i sintomi in alcuni bambini.

L’eczema è un disturbo cutaneo pruriginoso causato da una combinazione di fattori genetici e ambientali, ma si sa ancora poco su come questi due fattori interagiscono.

Il team di studio internazionale, guidato da scienziati delle Università di Edimburgo e Bristol, della London School of Hygiene & Tropical Medicine e dell’Helmholtz di Monaco, ha esaminato i dati di quasi 300.000 persone per verificare se coloro che sono predisposti a sviluppare eczema potrebbero rispondere in modo diverso ai fattori ambientali. I ricercatori hanno testato le interazioni tra le 24 varianti genetiche più significative associate all’eczema e 18 fattori ambientali tipici della prima infanzia durante la gravidanza della madre e il primo anno di vita del bambino. Un’analisi iniziale condotta su oltre 25.000 individui ha suggerito che potrebbe esserci una relazione tra sette fattori ambientali (possesso di un cane, presenza di un fratello maggiore, possesso di un gatto, allattamento al seno, fumo, uso di antibiotici e pratiche di lavaggio) e almeno una variante genetica accertata per l’eczema. 

Hanno poi cercato di replicare i loro risultati su un gruppo più ampio di quasi 255.000 persone. L’interazione più forte riscontrata è stata quella tra una regione del codice del DNA che aumentava il rischio di eczema, mentre nei bambini o neonati le cui famiglie possedevano un cane da compagnia, tale rischio era scomparso. La variazione nel codice genetico è stata localizzata vicino a un gene per il recettore dell’interleuchina-7 (IL-7R), una proteina coinvolta nella funzione delle cellule immunitarie e nell’infiammazione. Test di laboratorio hanno confermato che nelle cellule della pelle umana con la variante genetica, i segnali molecolari provenienti da un cane che avrebbero potuto scatenare un’allergia hanno invece agito per sopprimere l’infiammazione cutanea.

Secondo gli esperti, i risultati suggeriscono che la proteina IL-7R potrebbe rappresentare un potenziale bersaglio per futuri trattamenti o per la prevenzione dell’eczema. Lo studio ha evidenziato un effetto simile anche tra i bambini piccoli con fratelli maggiori, ma sono necessari ulteriori studi per confermare il collegamento. Gli scienziati suggeriscono che l’esposizione a una varietà di batteri in tenera età, attraverso il contatto con cani e altri bambini, potrebbe essere alla base dell’effetto protettivo.

Le popolazioni utilizzate nello studio erano limitate a quelle di origine europea bianca. Il team afferma che sono necessarie ricerche che coinvolgano un gruppo di persone più eterogeneo per comprendere meglio le interazioni tra fattori genetici e ambientali legati all’eczema in altri gruppi ancestrali.

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