venerdì, Dicembre 13, 2024
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MALESIA: MATTY HEALY URLA CONTRO LE LEGGI ANTI-LGBTQ+ E IL FESTIVAL VIENE CANCELLATO

Lo scorso 21 luglio Matthew Healy, leader e voce dei “1975”, dal palco del Good Vibes Festival di Kuala Lumpur, ha criticato aspramente le leggi del governo malese contro la comunità LGBTQ+ baciando poi il bassista della band Ross MacDonald

A Kuala Lumpur, in Malesia, non ci saranno più i tre giorni di “Good Vibes” dell’omonimo festival. L’evento musicale, organizzato da venerdì 21 luglio a domenica 22, è stato annullato dopo che il frontman della rock band britannica «1975» Matty Healy ha criticato sul palco le leggi anti-LGBTQ+ del Paese.

“Abbiamo commesso un errore dal principio”, ha detto Healy durante la performance . “Quando stavamo organizzando il concerto non abbiamo tenuto conto della posizione del governo malese sui diritti delle persone LGBTQ+. Non vedo alcun motivo per invitare la nostra band in un paese e poi dirci con chi possiamo e non possiamo fare sesso. Sono furioso e questo non è giusto nei vostri confronti, perché voi (i fan, ndr) non rappresentate questo governo. Sono sicuro che molti di voi sono gay, progressisti e fighi”.

Healy ha concluso il suo discorso sfidando ulteriormente il governo con un bacio al bassista Ross MacDonald. Dopo le parole del frontman del gruppo di Manchester, le autorità hanno costretto i membri a scendere dal palco e hanno intimato agli organizzatori del Festival di cancellare la scaletta del concerto.

In Malaysia i diritti LGBT+ sono inesistenti: l’omosessualità è infatti considerata un reato nel Paese sin dall’era coloniale dell’Impero britannico ed è punibile con pene fino a 20 anni di reclusione. L’ordine di annullare l’evento è arrivato direttamente dal ministro delle Comunicazioni, Fahmi Fadzil. Dopo l’incontro con gli organizzatori dell’evento, Future Sound Asia, il dirigente ha deciso di “bandire da Kuala Lumpur” Healy e la sua band. “Ci aveva assicurato che avrebbe rispettato le leggi locali, purtroppo non ha onorato la sua promessa”, si sono giustificati i promotori che, in un comunicato, hanno anche reso noto come l’esecutivo abbia sottolineato la sua “ferma posizione contro chiunque contesti o ridicolizzi la legislazione malaysiana”.

Matty Healy non è nuovo a sfide questo tipo: nel 2019 aveva infatti provocato le autorità degli Emirati Arabi Uniti con un gesto simile, dove l’omosessualità è punita con 10 anni di reclusione.

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